Rapporto Abi 2015 - 2016

Presentato l'8 luglio 2016, a Roma, il “Rapporto ABI 2015-2016”, dopo la descrizione dell’attuale scenario economico finanziario italiano e internazionale, il rapporto ripercorre le attività svolte dall’Associazione Bancaria Italiana nell’arco dell’ultimo anno, in linea con il Piano di Azione che ne ha definito i diversi ambiti di intervento.
Il miglioramento della redditività delle banche ha avuto un riflesso positivo sui nuovi finanziamenti, ma l'’atteggiamento è ancora di tipo prudenziale.

La relazione del presidente ha messo in evidenza l'importanza di rispondere con un’unica strategia europea alle emergenze: "Chiediamo con forza una nuova Europa meno burocratica e più democratica. L’Unione Europea e l’Euro non si sono disgregati negli anni della gravissima crisi" oggi, dopo il pronunciamento a favore di Brexit, è fondamentale superare "questa fase di iniziale disgregazione, decidendo finalmente, anche con un’Assemblea Costituente europea, innanzitutto quale deve essere la natura dell’Unione Europea, se deve essere una Federazione o una Confederazione, con una Costituzione innovativa rispetto a quella approvata dieci anni fa, ma mai entrata in vigore".

Ignazio Visco all'assemblea Abi

"A fronte del rischio che, in un contesto di elevata incertezza, problemi circoscritti intacchino la fiducia nei confronti del sistema bancario, un intervento pubblico non può essere escluso", ha affermato il Governatore della Banca d'Italia, all'Assemblea annuale dell'Abi, "Confidiamo nella capacità di successo di un impegno comune volto a superare le attuali difficoltà"

"Il problema dei crediti deteriorati delle banche italiane - ribadisce Visco - è serio, ma può essere gestito; va chiaramente inquadrato e affrontato; lo si sta facendo, tenendo conto della necessità di contemperare rapidità ed economicità delle operazioni"

Rapporto annuale UIF

Con il Rapporto annuale sull’attività svolta l’Unità di informazione finanziaria per l’Italia adempie, per il tramite del Ministero dell’Economia e delle finanze, agli obblighi di accountability nei confronti del Parlamento previsti dalla legge. Numerose sono le altre occasioni nelle quali l’Unità, anche presso le più elevate sedi istituzionali, rende pubblici i contenuti della propria azione, le strategie adottate, i risultati ottenuti, i rischi rilevati, le esigenze e le proposte di miglioramento del sistema antiriciclaggio e di prevenzione del finanziamento del terrorismo, nel rispetto dei severi obblighi di riservatezza che la legge e i principi internazionali impongono a tutela del sistema di collaborazione attiva. Le linee espositive del rapporto relativo al 2015 illustrano le singole funzioni svolte e il ruolo sviluppato dall’Unità nell’ambito del complesso sistema antiriciclaggio nazionale e internazionale.

Report annuale EBA

Nel 2015 l'EBA ha lavorato per completare il grosso del pacchetto G20, rafforzando in tal modo il Single Rulebook applicabile al settore bancario dell'UE.
E' stata rafforzata l'attività di controllo
, in particolare nei riguardi delle pratiche di remunerazione, dei fondi propri e delle opzioni di controllo e discrezionalità.
Obiettivo importante è stato raggiunto anche nel campo della  risoluzione, assistendo tutti gli Stati membri dell'UE per migliorare i loro regimi di recupero, di risoluzione e di protezione dei depositi.
Inoltre l'EBA ha continuato a identificare, analizzare e affrontare i rischi nel settore bancario dell'UE e ha promosso un rafforzamento della tutela dei consumatori e al contempo la trasparenza, la semplicità e l'equità per i prodotti finanziari di consumo e servizi in tutto il mercato unico.

 

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