Abruzzo, Calabria, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, provincia autonoma di Bolzano, Piemonte e Puglia hanno contribuito al riordino del corpus normativo regionale emanando una serie di provvedimenti organici. Di norma, si tratta di testi che recano la nuova disciplina di settore, che abrogano contestualmente buona parte della normativa preesistente e che prevedono l’emanazione di norme di attuazione demandate a un regolamento.
In particolare, la regione Abruzzo ha approvato due leggi organiche di settore: la l.r. n. 13 del 2002, in materia di acque minerali e termali e la l.r. n. 16 del 2002, recante interventi a sostegno dell’economia.
Anche la regione Calabria sottolinea che una parte del corpus normativo regionale è costituita da leggi organiche di settore (ll.rr. n. 29 e n. 30 del 2001, nn. 7, 13, 15 e 19 del 2002). In particolare, quest’ultima legge (cd. legge urbanistica) ha riscritto l’intera normativa vigente in materia realizzando, nel contempo, un’ampia delegificazione del settore.
In Emilia-Romagna, l’opera di riordino si deve soprattutto alla l.r. n. 24/2001 recante la “Disciplina generale dell’intervento pubblico nel settore abitativo” che ha disposto l’abrogazione di 18 leggi regionali e alla l.r. 43/2001 recante il “Testo unico in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nella regione Emilia-Romagna”, che ha abrogato 17 leggi regionali.
In Friuli-Venezia Giulia, in diversi settori si è provveduto all’adozione di provvedimenti legislativi organici che riguardano, in particolare, le materie turismo, artigianato, lavori pubblici e corregionali all’estero. Sono all’attenzione delle Commissioni e di prossimo esame da parte dell’Assemblea altri provvedimenti che riguardano la disciplina organica dell’edilizia e dello sport. Unitamente alle materie per le quali, nel periodo antecedente a quello considerato, si è già provveduto a dettare una disciplina organica, si può affermare che le materie coinvolte raggiungono una numero piuttosto significativo. Bisogna anche considerare, per contro che, a volte, per la messa a punto della disciplina dettata dalle recenti leggi organiche si sono rese necessarie successive modificazioni. Resta tuttavia consistente il numero degli interventi legislativi contenuti nelle “leggi omnibus”.
Nella provincia autonoma di Bolzano, va sottolineato che sono state emanate alcune leggi che, pur non rivestendo la qualifica di Testi unici ( e non godendo pertanto della procedura abbreviata di approvazione), si configurano come leggi organiche di settore. Si tratta delle ll.pp. n. 14 del 2001 (contabilità del servizio sanitario provinciale), n. 17 del 2001 (masi chiusi), n. 1 del 2002 (nuova legge di contabilità e bilancio della provincia) e n. 8 del 2002 (legge sulle acque).
Anche nella provincia autonoma di Trento, alcune leggi, del periodo in esame, regolano organicamente una materia o addirittura sottomaterie o settori molto ristretti. Quanto al primo caso, si possono citare, in particolare, le ll.pp. n. 7 del 2002 (disciplina degli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri e promozione della qualità della ricezione turistica) e n. 11 del 2002 (disciplina dell’impresa artigiana); quanto al secondo caso, si segnalano le ll.pp. n. 9 del 2001 (disciplina del demanio lacuale e navigazione sul lago di Garda), n. 10 del 2001 (disciplina dell’agriturismo, delle strade del vino e delle strade dei sapori), n. 4 del 2002 (ordinamento dei servizi socio-educativi per la prima infanzia), n. 5 del 2002 (disciplina dell’amministrazione dei beni di uso civico) e n. 8 del 2002 (disciplina della promozione turistica)
Alcune regioni proseguono la strada della semplificazione mediante l’adozione di Testi unici e ne elencano le realizzazioni. Altre regioni ne manifestano la volontà futura e ne indicano le azioni intraprese.
Quanto alle realizzazioni, in Umbria, è stato emanato un Testo unico che riordina la materia agricoltura e foreste (l.r. n. 28/2001). In Piemonte è stato adottato il Testo unico delle leggi regionali in materia di raccolta, coltivazione, conservazione e commercializzazione dei tartufi (l.r. n. 10/2002) e ne sono stati predisposti altri due (uno in materia di nomine e l’altro sugli istituti della partecipazione). Anche la regione Calabria riferisce di aver adottato un solo Testo unico (l.r. n. 13 del 2002) in materia di struttura e funzionamento dei Gruppi consiliari che ha riordinato organicamente l’intera materia, procedendo anche all’abrogazione delle numerose leggi previgenti. Nella regione Toscana, oltre agli esempi già richiamati nel paragrafo precedente, occorre segnalare, per la rarità del caso, l’emanazione del regolamento n. 34 del 2002 che si configura come un vero e proprio Testo unico dei regolamenti regionali in materia di caccia e prevede l’abrogazione dei 14 regolamenti esistenti. In Veneto è stato emanato un Testo unico delle leggi regionali in materia di turismo (l.r. n. 33/2002) di attuazione della legge-quadro n. 135/2001 che, in 131 articoli, ha ricondotto ad un unico testo le disposizioni di legge relative alla classificazione delle strutture alberghiere, extralberghiere e ai campeggi, alle professioni turistiche e agli incentivi e ha abrogato 19 leggi regionali. Sottolinea la regione che si tratta di un testo unico non compilativo (a differenza della bozza tecnica preparata dagli uffici) e, pertanto, di una legge organica( ).
Quanto alle iniziative programmate, occorre riferire della Basilicata dove, a seguito della promulgazione della l.r. 17 aprile 2001, n. 19, che ha dettato norme sull’impatto della regolazione, sull’analisi tecnico-normativa e sulla redazione dei Testi unici, è stato costituito il gruppo di lavoro interdipartimentale coadiuvato da tre esperti che dovrà predisporre schemi per l’emanazione di Testi unici, al fine di assicurare la semplificazione ed il riordino del corpus normativo regionale, sia legislativo che regolamentare. Lo stesso è da dire della regione Calabria che ha avviato l’iter per la redazione dei Testi unici prevedendo, nel corpo della legge di riordino delle funzioni amministrative (l.r. n. 34 del 2002, art. 157), la costituzione di un apposito Gruppo di lavoro interdipartimentale composto da funzionari della Giunta e del Consiglio regionale, supportato da tre esperti esterni. Nella regione Liguria, è stato presentato al Consiglio regionale un disegno di legge concernente il riordino e la semplificazione della normativa in materia di artigianato (ddl 246/2002, che è attualmente all’esame della Commissione di merito). Non hanno ancora concluso l’iter i tre Testi unici segnalati nel Rapporto 2001.

Tratto da

Rapporto sulla legislazione 2002

1. RIORDINO NORMATIVO E QUALITA' DELLA LEGISLAZIONE  (Aida Giulia Arabia)


Menu

Contenuti