La prima edizione del Manuale era stata adottata formalmente da quasi tutte le regioni (sette regioni in Consiglio e in Giunta; quattro solo in Consiglio; le altre lo applicavano in via di prassi).
Relativamente alla adozione formale della nuova edizione, elaborato nel marzo 2002 dall’Osservatorio legislativo interregionale, dalla rilevazione risultano averlo formalmente adottato l’Emilia–Romagna, il Friuli-Venezia Giulia, la Lombardia, le Marche, la provincia autonoma di Trento, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, la Valle d’Aosta e il Veneto. Altre regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria e Sardegna) sottolineano l’avvio della procedura per l’adozione, mentre la provincia autonoma di Bolzano rileva che, pur in assenza di adozione formale, il controllo del rispetto delle regole in esso contenute è effettuato in pratica dagli uffici dell’avvocatura della Giunta provinciale per i disegni di legge della Giunta e dall’ufficio affari legislativi e legali per tutti i disegni di legge presentati in Consiglio provinciale.
In particolare, in Emilia-Romagna, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha adottato il Manuale, con delibera n. 158 del 24 settembre 2002, stabilendo che lo stesso sia utilizzato dagli uffici consiliari nella predisposizione degli atti normativi. Un gruppo di lavoro sta elaborando un progetto per la sperimentazione di schede accompagnatorie ai progetti di legge per rilevare, unitamente agli aspetti attinenti all’analisi tecnico-normativa, il rispetto delle regole stabilite dal Manuale.
In Friuli-Venezia Giulia, non ci sono specifiche modalità di controllo circa il rispetto del Manuale sulle regole e i suggerimenti per la redazione dei testi normativi, tuttavia tutti i funzionari che operano nell’ambito del procedimento legislativo sono chiamati al rispetto di tali regole, nonché di quelle più recenti, a seguito dell’adozione del nuovo manuale adottato in sede di Ufficio di Presidenza del Consiglio. Anche gli uffici della Giunta si muovono nella stessa direzione dopo analoga deliberazione della Giunta stessa.
In Lombardia, la nuova edizione del Manuale è stata formalmente adottata con deliberazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio n. 121 del 26 giugno 2002 ( ). Successivamente, un decreto del Direttore generale dell’Area Assistenza legislativa ha dettato le misure organizzative finalizzate ad una efficiente applicazione delle tecniche redazionali da parte delle strutture consiliari competenti (in particolare dirigenti e funzionari dei Servizi Commissioni, Segreteria dell’Assemblea, nonché Legislativo e legale) nelle varie fasi dell’iter istruttorio dei provvedimenti normativi. In base alla deliberazione dell’Ufficio di Presidenza, l’operato del personale direttamente coinvolto nell’applicazione del Manuale costituisce elemento di verifica ai fini della valutazione annuale delle prestazioni. I dirigenti sono investiti della responsabilità delle attività svolte dalle proprie strutture in ordine all’applicazione del Manuale e devono curare di annotare sulla pratica attinente ai provvedimenti normativi, le attività svolte, nonché le situazioni di difficoltà applicative concernenti la corretta stesura tecnica dei testi. Sono previste, altresì, relazioni di sintesi annuali sulle attività complessivamente svolte dalle strutture e sulle più evidenti difficoltà applicative riscontrate. Sono state adottate iniziative per l’informazione e la diffusione del Manuale e delle misure organizzative dirette ai Consiglieri, ai Presidenti delle Commissioni e delle strutture dei gruppi. Il Presidente del Consiglio ha sollecitato il Presidente della Giunta regionale affinché il Manuale sia fatto proprio dalla Giunta stessa e sia applicato dalle strutture organizzative dell’Esecutivo in sede di predisposizione degli atti normativi (proposte di deliberazione, progetti di legge) presentati al Consiglio.
Nella regione Marche, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha adottato la nuova versione del Manuale con deliberazione n. 811 del 15 maggio 2002. Con tale atto sono state individuate, nell’ambito dell’organizzazione interna del Consiglio regionale, anche le strutture competenti a verificare ed a garantire il rispetto delle regole del Manuale (struttura di supporto all’Assemblea e Segreteria del Consiglio regionale nella fase di ricezione delle proposte di legge; strutture di supporto alle Commissioni consiliari nella fase di redazione dei provvedimenti legislativi approvati dalle Commissioni stesse; struttura di supporto all’Assemblea e Segreteria del Consiglio regionale in sede di coordinamento formale dei testi normativi, dopo l’approvazione degli stessi da parte del Consiglio medesimo). Anche la Giunta regionale ha adottato il Manuale con deliberazione n. 80 del 16 luglio 2002.
Nella provincia autonoma di Trento, prima dell’adozione formale della nuova edizione delle regole per la redazione dei testi normativi (avvenuta nel dicembre 2002), è stata avviata un’opera di formazione interna al Consiglio e d’integrazione delle regole (dove esse lasciavano aperte più soluzioni) con usi locali, per standardizzare l’attività dei redattori e dei correttori di testi.
In Piemonte, proseguono le forme di controllo già evidenziate nel 2001 e riconfermate e meglio specificate nel protocollo d’intesa già richiamato nel par. 1.8. L’Ufficio di Presidenza ha adottato formalmente il nuovo manuale che viene applicato da tutte le strutture.
In Sicilia, al controllo dell’applicazione del Manuale provvede il Servizio della Commissione e dell’attività legislativa stessa, raccordandosi anche con gli uffici dell’amministrazione regionale competenti ed, in particolare, con l’ufficio legislativo e legale della regione per le questioni interpretative più complesse e per i casi dubbi in merito alla formulazione delle norme approvate.
In Toscana, il nuovo Manuale è stato formalmente adottato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale con decisione 10 giugno 2002, n. 11. Per seguirne l’applicazione ed effettuare il monitoraggio costante sulla legislazione in itinere, è stato costituito un gruppo di lavoro, interno al Consiglio. Il Coordinatore del Consiglio regionale ha emanato una direttiva con la quale si danno disposizioni sull’utilizzo del nuovo Manuale da parte degli uffici competenti.
In Valle d’Aosta, gli uffici legislativi della Giunta regionale e del Consiglio regionale effettuano uno screening d’ufficio sui disegni di legge per un controllo di primo livello sull’applicazione del Manuale. In particolare, per quanto riguarda il Consiglio regionale, tale controllo è formalizzato in una deliberazione dell’Ufficio di presidenza, nella quale sono indicati i principali elementi da considerare nel controllo, autorizzando l’ufficio legislativo ad apportare le correzioni formali ritenute necessarie. La nuova edizione del manuale è stata adottata nel mese di ottobre 2002.
In Veneto, il controllo fatto dagli uffici non riveste carattere procedimentale. Tuttavia il 30 ottobre 2002, l’Ufficio di Presidenza ha adottato ufficialmente il Manuale e lo ha distribuito oltre che ai consiglieri anche ai dirigenti delle strutture e dei gruppi consiliari. E’ stato, altresì previsto un programma di informazione-formazione coordinato dalla Direzione per l’assistenza legislativa che presidia l’attività di assistenza legislativa agli organi consiliari. Sempre diretta al miglioramento del drafting è stata introdotta, per ogni progetto di legge, un’appendice denominata “parte notiziale” con la riproduzione dei testi normativi citati, al fine di prevenire errori o inesattezze nelle citazioni. Infine, l’Ufficio di Presidenza, ha approvato il programma della direzione legislativa che prevede l’adozione di un Rapporto annuale sulla legislazione.

Tratto da

Rapporto sulla legislazione 2002

1. RIORDINO NORMATIVO E QUALITA' DELLA LEGISLAZIONE  (Aida Giulia Arabia)


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