A differenza delle precedenti domande nelle quali è stato possibile aggregare gruppi di regioni, le risposte relative al quesito in oggetto sono risultate molto differenti. Infatti, l’unico elemento comune si è riscontrato tra le regioni che hanno risposto negativamente: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Molise, Piemonte, Sicilia, Umbria, Valle d’Aosta. In una posizione differente la Liguria, la quale ha precisato che la convocazione di una sessione comunitaria della Giunta regionale avviene con scadenza almeno semestrale.
La diversità delle risposte ha reso opportuno indicare il contenuto delle stesse per evitare la perdita di informazioni interessanti forniteci dalle regioni.
In particolare, l’Abruzzo ha precisato che non vi sono state sessioni specifiche dell’Assemblea, ma che si sono tenute nel 2001 delle sedute di due Commissioni speciali. In particolare, sei sedute della Commissione consiliare speciale per le politiche europee, internazionali e per i programmi della Commissione europea e una seduta della Commissione speciale sul monitoraggio dei percorsi di utilizzazione delle risorse dei bandi comunitari.
La Calabria ha indicato le interrogazioni riguardanti l’attuazione del Programma Operativo Regionale (POR) e i risultati degli esami del Comitato di sorveglianza.
La Campania ha evidenziato che, su conforme richiesta di consiglieri regionali, sono state svolte sedute specifiche sull'utilizzazione dei fondi europei con conseguente relazione del Presidente della Giunta regionale e relativo dibattito. Inoltre, ha aggiunto che la materia delle politiche comunitarie è di competenza della I Commissione consiliare permanente.
La Lombardia, pur dichiarando l’assenza di sessioni specifiche, ha precisato che nel corso della seduta consiliare del 27 novembre 2001 è stata approvata una mozione in cui si chiedeva che, in vista del vertice di Laeken (14-15 dicembre 2001), il Presidente del Consiglio regionale e la Giunta si facessero interpreti della volontà dei cittadini della Lombardia di rafforzare i caratteri democratici dell’Unione europea anche mediante la partecipazione delle regioni alla nuova fase costituente e il coinvolgimento di tutti i lombardi nella costruzione dell’Europa politica.
La Basilicata, la Sardegna e la Toscana, invece, hanno fatto riferimento alle rispettive leggi regionali di disciplina della partecipazione della regione al processo normativo comunitario ( ). La Toscana ha anche precisato che, comunque, le Commissioni consiliari non tengono sessioni specifiche.
Il Veneto ha messo in evidenza che, nel periodo considerato, è stata presentata, alla prima Commissione consiliare, una relazione relativa allo stato di attuazione delle politiche comunitarie.

TRATTO DA

Rapporto sulla legislazione 2002

2. FORMAZIONE E ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA (Letizia Rita Sciumbata)


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