Alcune regioni riferiscono l’assenza, nel periodo di riferimento, di studi di impatto (Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Molise, provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Umbria, Valle d’Aosta).
L’Abruzzo, il Lazio e la Toscana segnalano, quale attività sperimentale, la definizione della scheda finale AIR su alcuni progetti di legge (29).
Altre regioni indicano, nel dettaglio, particolari iniziative.
In Basilicata, è in fase di elaborazione da parte degli esperti del gruppo di lavoro interdipartimentale, costituito ai sensi della l.r. n. 19 del 2001 (30) un modello standard per stabilire le linee guida esplicative delle diverse operazioni per effettuare l’impatto dei disegni di legge e dei regolamenti. Il suddetto gruppo ha terminato l’esame in via sperimentale del disegno di legge finalizzato ad aumentare i livelli di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro sottoposti ad analisi di impatto della regolazione, nonché ad analisi tecnico- normative. Il disegno di legge è ritornato al Dipartimento competente per le valutazioni di competenza. Esperienza simile è evidenziata anche dalla regione Marche dove, pur mancando forme standardizzate di studi di impatto della regolazione, con delibera dell’Ufficio di Presidenza n. 1179 del 2003 è stato conferito all’Università di Urbino l’incarico di definire e sperimentare una procedura per la valutazione delle politiche regionali. La suddetta Università, ha peraltro, già, effettuato un’indagine (Atlante regionale della Società Marchigiana) su alcuni settori considerati strategici per le scelte politico-legislative regionali.
In Emilia-Romagna, continua l’esperienza di analisi di fattibilità dei progetti di legge, avviata nel ’97. La scelta dei progetti di legge su cui effettuare tale analisi (scelta operata dai Presidenti delle Commissioni consiliari) e prevedere il futuro monitoraggio e valutazione degli effetti si sta sempre più evidenziando per quei progetti che disegnano politiche complesse, che danno vita o presuppongono azioni ed eventi non “facili” da gestirsi e quando, nel processo di attuazione, sono coinvolti più istituzioni e soggetti (31). Le analisi sono condotte da un gruppo di lavoro del “Servizio legislativo e qualità della legislazione”, formato da un Dirigente, da funzionari dell’area documentazione e ricerca, da funzionari e collaboratori di area giuridica, da un consulente di area economico-finanziaria, da una borsa di studio di area statistica.
Anche in Lombardia, come già evidenziato nelle precedenti rilevazioni (alle quali si rinvia per gli aspetti metodologici), sono previsti strumenti di analisi ex ante ed ex post degli interventi regionali (32). Lo svolgimento di analisi ex post è stato notevolmente implementato attraverso la predisposizione di un prototipo di scheda informativa sulle politiche regionali. La prima scheda informativa è stata testata sulla politica di riduzione del prezzo della benzina nelle zone di confine della Lombardia (l.r. n. 28 del 1999). Inoltre, nel luglio 2003, l’Ufficio di Presidenza del Consiglio ha formalizzato una procedura per la selezione dei testi da sottoporre ad analisi ex post. Con tale decisione si è data soluzione al problema della committenza individuando nello stesso Ufficio di Presidenza l’organo deputato a selezionare le proposte di analisi avanzate dai Presidenti di Commissione.
In Piemonte, gli uffici delle Commissioni proseguono nella redazione di dossier per i provvedimenti in esame con analisi ex ante di impatto normativo e procedurale. Gli uffici di supporto alle Commissioni si avvalgono di almeno un funzionario esperto giuridico legislativo per ogni Commissione. Nel corso del periodo considerato sono state redatte 138 schede tecniche di analisi.
Nella provincia autonoma di Trento, come già risulta dai precedenti questionari, i disegni di legge della giunta sono sempre corredati da relazioni tecniche (piuttosto sommarie) sulla copertura finanziaria e sull'impatto organizzativo e procedurale. Gli uffici del consiglio, inoltre, preparano schede tecniche su tutti i disegni di legge, dove spesso si danno informazioni sul loro impatto normativo.
In Sicilia, sono stati redatti degli studi sull’impatto delle diverse ipotesi di legge elettorale in atto in discussione sul panorama politico delle forze presenti nella regione, con simulazioni relative alle attribuzioni dei seggi sulla base dei differenti risultati elettorali.
In Toscana, il Settore tecniche legislative e documentazione statistica per ogni proposta di legge produce una scheda analitica ex ante, denominata “scheda preliminare di fattibilità” che viene trasmessa alla Commissione consiliare preposta all’esame dell’atto. A richiesta delle competenti Commissioni, sulla base delle osservazioni contenute nelle schede preliminari, possono essere sviluppate analisi di dettaglio.
Sottolinea, infine, l’Umbria, che le proposte di legge della Giunta regionale sono talvolta corredate da una scheda delle implicazioni organizzative e dal parere del Comitato legislativo della Giunta.


NOTE

(29) In particolare, per l’Abruzzo ha riguardato il progetto di legge n. 277 del 2001, relativo alla deroga al divieto di istituire nuovi mercati e fiere nei giorni domenicali e festivi, per il Lazio ha interessato le disposizioni della proposta di legge che disciplina l’attività di quelle strutture residenziali che devono ospitare donne con problematiche psico-sociali.
(30) La legge ha dettato norme sull’impatto della regolazione, sull’analisi tecnico-normativa e sulla redazione dei testi unici.
(31) Per il periodo di riferimento, sono stati compiuti studi di fattibilità in ordine alle ll.rr. nn. 2, 11, 19 del 2003. Inoltre, è stata avviata l’analisi per altri due progetti di legge.
(32) In particolare, sono stati realizzati un dossier di analisi ex ante sul progetto di legge n. 0381 “Tutela e valorizzazione delle superfici, del paesaggio e dell’economia forestale”, quale supporto allo svolgimento dell’istruttoria in commissione ed una raccolta di documentazione e sul progetto di legge in materia di asili nido e altri servizi per l’infanzia, di ausilio all’attività istruttoria della terza commissione consiliare “Sanità e Assistenza”.

Tratto da
Rapporto sulla legislazione 2003
1. RIORDINO NORMATIVO E QUALITA' DELLA LEGISLAZIONE (Aida G. Arabia)

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