Tra le Regioni che hanno risposto al quesito circa le modalità con cui il Consiglio è informato delle posizioni assunte dalla Giunta in seno alla sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni, alcune (Abruzzo, Calabria, Liguria, Sicilia) hanno sottolineato che il Consiglio non è informato in nessun modo. L’Umbria ha, invece, precisato che non sono pervenute informazioni sulle posizioni assunte dalla Giunta.
Altre Regioni hanno fatto riferimento all’assenza di procedure formali (Lazio e Veneto) o di procedure codificate o ad hoc (Marche e Molise) o di modalità ufficiali e regolari di informazione (Emilia-Romagna e Friuli-Venezia Giulia) o di comunicazioni formali (Lombardia); mentre le province autonome di Trento e di Bolzano hanno evidenziato la mancanza di contatti regolari, diretti e sistematici. Inoltre, le regioni Marche e Piemonte hanno rimandato alle risposte già fornite nei precedenti Rapporti; mentre la provincia autonoma di Trento ha indicato il contenuto della risposta relativa alle forme di partecipazione all’elaborazione delle norme comunitarie (2.2.1.).
Molte Regioni (Campania, Marche, Molise, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Toscana, Valle d’Aosta) hanno, però, indicato le modalità con cui il Consiglio è informato delle posizioni assunte dalla Giunta in seno alla sessione comunitaria della Conferenza Stato-Regioni. In particolare, le modalità segnalate da queste regioni sono le seguenti: il Presidente della Giunta regionale informa il Consiglio regionale e relaziona sull’attività della Giunta in sede di interrogazioni o di mozioni (Campania); i singoli consiglieri possono utilizzare gli strumenti ordinari che il regolamento interno prevede con funzione di informazione e controllo sull’operato dell’organo esecutivo regionale (Marche); l’informazione avviene occasionalmente nell’ambito delle comunicazioni all’Assemblea da parte del Presidente della Giunta regionale (Molise); vi è un’informazione a posteriori sugli argomenti esaminati in sede di Conferenza Stato-Regioni e sulle decisioni prese tramite scambio di informazioni e documenti tra uffici della Giunta regionale e Consiglio regionale (Piemonte); eventuali informazioni vengono fornite in sede di risposta a interrogazioni scritte, a quelle su temi di attualità e a mozioni (Provincia autonoma di Bolzano); l’informazione avviene occasionalmente nell’ambito della discussione su specifici argomenti e, soprattutto, su questioni di finanza regionale (Sardegna); il Consiglio è informato tramite le comunicazioni dei vari assessori (da evidenziare, a tale proposito, una comunicazione del Presidente della Giunta regionale, del 18/6/2003, al Consiglio sulla “Convenzione sul futuro dell’Unione europea”) (Toscana); l’informazione avviene mediante le ordinarie modalità e forme previste dallo Statuto e dal regolamento del Consiglio regionale in relazione, appunto, all’informazione al Consiglio da parte della Giunta regionale (comunicazioni del Presidente della Regione, relazioni in Consiglio o presso le competenti commissioni consiliari) (Valle d’Aosta).

Tratto da
Rapporto sulla legislazione 2003
2. FORMAZIONE E ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA  (Letizia R. Sciumbata)


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