LETTERA APERTA A: Presidente del Consiglio dei Ministri
Ministro dell’Economia e Finanze
Presidenti Commissioni Bilancio



Dall’esame del disegno di legge sulla finanziaria 2007, rileviamo con soddisfazione che i Piccoli Comuni, sotto i 5000 abitanti, sono stati esclusi dal patto di stabilità.

Tale scelta, da parte del Governo, è molto apprezzata dalla nostra Associazione ed è il segno dell’attenzione che il Governo stesso rivolge verso le nostre piccole realtà comunali.

Nel ringraziare per aver accolto alcune delle nostre richieste, invitiamo gentilmente le SS.VV. a volersi adoperare affinché venga eliminato dall’art. 59 il comma 3 che mantiene per i Piccoli Comuni l’obbligo di ridurre la spesa del personale dell’1% (ricordiamo infatti che a causa di tale dettato normativo vi sono delle situazioni che rendono impossibile la gestione dei Piccoli Comuni con un solo dipendente, o addirittura un dipendente part-time, che non percepisce neppure salario accessorio. Come fanno quei Comuni a ridurre la spesa del personale dell’1%?).

In rapporto ai cospicui tagli previsti ai trasferimenti erariali da parte dello Stato agli Enti Locali auspichiamo, altresì, che in sede parlamentare venga attentamente valutata la scarsa incidenza che potranno avere le tasse di scopo e lo sblocco dell’Addizionale Comunale IRPEF sulle entrate dei Piccoli Comuni stante il basso livello contributivo della popolazione

In tale ottica riteniamo indispensabile, come misura minima, consolidare i trasferimenti erogati nel 2005 adeguandoli al tasso di inflazione programmata. In caso contrario sarà impossibile per i Piccoli Comuni mantenere i minimi servizi essenziali erogati alla popolazione.

Nel fattivo spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto i nostri rapporti con le Istituzioni, ci riserviamo di trasmettere proposte emendative e migliorative indispensabili per la tutela e la salvaguardia delle nostre piccole realtà.

Distintamente beneaugurando.

Marsaglia, lì 04.10.2006

IL PRESIDENTE
Franca BIGLIO







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