Approvata all’unanimità dall’Assemblea Plenaria
Reggio Calabria, 28 ottobre 2003

I Presidenti delle Assemblee legislative regionali, riuniti a Reggio Calabria il 27 e 28 ottobre 2003, hanno approvato la seguente Dichiarazione:

Riforme costituzionali dell’Unione Europea
La Conferenza ha seguito con attenzione i lavori della Convenzione, a cui non ha potuto partecipare a causa della mancata applicazione della rappresentanza parlamentare anche a livello regionale. La Dichiarazione di Laeken dei Capi di Stato e di Governo aveva sottolineato l’importanza della legislazione regionale dove prevista dagli ordinamenti interni.

I Parlamenti regionali hanno espresso nelle Dichiarazioni di Madeira del 30 ottobre 2001 e di Bruxelles del 29 ottobre 2002 le loro posizioni. La CALRE ha potuto riaffermarle nel corso dell’audizione dinanzi alla sessione plenaria della Convenzione il 25 giugno del 2002.

Nel testo approvato dalla Convenzione, la CALRE esprime soddisfazione per la nuova organizzazione che il Trattato costituzionale vuole assicurare all’Europa che si prepara al primo allargamento a dieci Stati. In particolare rileva che sono state accolte alcune delle sue richieste avanzate nella Dichiarazioni di Madeira e di Bruxelles, in particolare:

§ sulla reciprocità del principio di leale cooperazione (comma 2 art. I-2),

§ sulla partecipazione dei Parlamenti regionali al processo legislativo, nella forma della cooperazione con i parlamenti nazionali e nella fase pre-legislativa (protocollo sulla sussidiarietà e art.I-46 ),

§ sul riconoscimento delle disposizioni costituzionali e dell’organizzazione interna di ogni Stato (comma 1 art. I-5),

§ sulla chiara attribuzione delle competenze all’Unione e sulla riformulazione della clausola di flessibilità,

§ sulla facoltà del Comitato delle Regioni di adire la Corte di Giustizia (protocollo sulla sussidiarietà).

La CALRE esprime la sua insoddisfazione per il fatto che le Regioni, ed in particolare le Regioni con capacità legislativa, non sono riconosciute direttamente ma soltanto attraverso le rispettive Costituzioni nazionali e che non è stata loro attribuita capacità di ricorso alla Corte di Giustizia, se non per via delle procedure interne nazionali.

La CALRE, in dialogo con l’organizzazione dei Presidenti delle Regioni con capacità legislative (REG LEG), ritiene che il processo di riforma dovrà essere completato a partire dai lavori della Conferenza intergovernativa.

La CALRE rileva che il Protocollo sul ruolo dei Parlamenti nazionali dovrà evidenziare la possibilità per gli Stati membri di organizzare liberamente la loro rappresentanza in tale cooperazione, coinvolgendo, laddove previste dalle Costituzioni nazionali, le Assemblee legislative regionali e provvedendo allo stesso modo alla loro informazione sui documenti di consultazione.

Inoltre la CALRE ritiene necessaria una più chiara definizione dell’art.I-22 (ex.art.203) sulla partecipazione dei rappresentanti dei Governi regionali ai lavori del Consiglio.

La CALRE ritiene che vada rivista la presenza delle Assemblee legislative regionali all’interno del Comitato delle Regioni. La CALRE ritiene che il Comitato delle Regioni vada potenziato ulteriormente e che il suo rango debba essere elevato ad Istituzione comunitaria. Il Comitato delle Regioni deve essere consultato su tutte le competenze regionali degli Stati che dispongono di competenze legislative regionali; se le Istituzioni europee non si adeguassero ai pareri espressi dal Comitato delle Regioni lo dovrebbero motivare.


2. COSAC

La CALRE, nel quadro della Presidenza italiana, in attuazione della Dichiarazione di Bruxelles e sulla base delle proposte del Comitato permanente, ha svolto contatti e formulato proposte ai Presidenti di turno della Conferenza degli organi specializzati negli affari comunitari (COSAC). Le proposte di emendamento al Regolamento interno COSAC elaborate dalla CALRE e proposte dai membri nazionali dalle delegazioni italiana e tedesca ad Atene il 5 e 6 maggio 2003, con il sostegno di altri Paesi membri, sono state oggetto di successiva discussione ed esame il 7 ottobre alla riunione plenaria della COSAC a Roma. La Presidenza italiana ha invitato ad assistere a tale riunione tre Presidenti di Assemblee legislative regionali europee.

La CALRE ha apprezzato le proposte delle delegazioni tedesca, belga e italiana e il dibattito svolto sul ruolo delle Assemblee legislative regionali nel corso della giornata del 7 ottobre. La CALRE apprezza la decisione della COSAC di istituire un Gruppo di lavoro sul tema della revisione del regolamento interno per associare ai propri lavori le Assemblee legislative regionali e invita la COSAC a rendere noto alla Conferenza intergovernativa l’avvio di tale procedimento in vista di un eventuale corrispondente adattamento del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti nazionali nel progetto di Trattato costituzionale.


3. Istituzioni europee

Parlamento europeo
La CALRE si congratula per il dialogo avviato con il Parlamento europeo, con il suo Presidente Pat Cox, con la Presidenza del Parlamento europeo e con il Presidente della Commissione per le Politiche regionali, per i trasporti e il turismo, nonché per i risultati conseguiti nell’ambito del negoziato. Gli accordi con la Presidenza di questa Commissione prevedono un ampliamento delle relazioni istituzionali tra il Parlamento europeo e i Parlamenti regionali mediante la presenza di rappresentanti istituzionali dei Parlamenti regionali con diritto a prendere la parola in seno ai dibattiti della Commissione e mediante il riconoscimento dell’iniziativa di presentare alla Commissione stessa proposte di risoluzione approvate dai Parlamenti regionali su questioni che possano essere adottate come proprie dai gruppi parlamentari europei. La CALRE approva il proseguimento di questo dialogo che permetterà un’intensificazione della collaborazione istituzionale in ambito europeo.


Comitato delle Regioni
La CALRE si rallegra del Programma di lavoro comune sottoscritto per il periodo 2003-2004 con il Comitato delle Regioni in materia di riforme istituzionali e di rafforzamento della democrazia regionale in Europa e conferma il suo impegno a lavorare proficuamente in tali settori.


Commissione europea

La CALRE accoglie con particolare favore l’iniziativa della Commissione europea con la quale le Assemblee legislative regionali verranno coinvolte nella fase preliminare del procedimento di elaborazione legislativa e nella discussione del Programma di lavoro annuale della Commissione. Tale iniziativa– ispirata al Libro Bianco sulla Governance e in sintonia con l’art. I-46 della proposta di Trattato costituzionale - è in particolar modo benvenuta tenuto conto che i Parlamenti regionali si trovano spesso ad approvare norme legislative regionali in attuazione di norme comunitarie. La CALRE rileva come sia necessario che la Commissione europea tenga maggiormente in conto la diversità territoriale, costituzionale e culturale delle Regioni europee e le loro singole specificità, che non sono ancora adeguatamente rappresentate nelle istituzioni regionali europee.


Allargamento
4.1 “Carta delle Regioni” e iniziative di partenariato.

In applicazione della Dichiarazione di Madeira, la CALRE intende contribuire al rafforzamento della democrazia regionale in Europa nel rispetto delle diversità di organizzazione degli Stati e nella condivisione di alcuni principi basilari. A questo fine è stata redatto un progetto di “Carta delle Regioni d’Europa”, poi sottoposto alla firma delle Assemblee regionali europee nel corso di un incontro che ha avuto luogo a Firenze il 19 settembre 2003 con circa cento Presidenti partecipanti. In questa prospettiva la CALRE intende svolgere la propria funzione di Osservatore che le è stata attribuita il 20 maggio 2003 dal Congresso dei poteri regionali e locali del Consiglio d’Europa, con cui ha avviato una collaborazione permanente.

Anche in collaborazione con l’Assemblea delle Regioni d’Europa e con il Congresso dei poteri regionali e locali del Consiglio d’Europa (CPLRE), la CALRE con varie Assemblee legislative regionali vuole estendere i partenariati e gemellaggi interistituzionali e amministrativi con Assemblee regionali di Paesi in adesione e di altri Paesi terzi. La CALRE conferma la propria posizione politica al riguardo dell’importanza storica della trasformazione dell’Unione Europea con l’allargamento ai nuovi Paesi e conferma la propria volontà di contribuire al suo consolidamento, con particolar riferimento al rafforzamento dei principi di rappresentanza, di legittimità democratica e di responsabilità politica, di partecipazione e di trasparenza. La CALRE intende seguire con attenzione tutti i processi che seguiranno l’allargamento e parteciparvi in funzione delle proprie competenze, anche sotto il profilo della coesione economica, sociale e territoriale e delle questioni connesse.


4.2 “Nuovi vicini”

L’allargamento dell’Unione apre nuove frontiere e offre nuove possibilità di collaborazione con i Paesi vicini. Per questo, la CALRE sostiene le iniziative del Parlamento europeo e della Commissione europea per la costituzione di un circolo di amici con gli Stati confinanti, dalla Russia al Marocco, con lo scopo di consolidare le relazioni con tali Paesi sia sulla base della solidarietà e di un comune senso di giustizia, così come per l’interesse europeo al rafforzamento della sicurezza, della democrazia e dello sviluppo di tali Paesi. I particolare la CALRE mira ad una collaborazione più stretta con i Paesi del bacino del Mediterraneo vista l’urgenza della ratifica degli accordi commerciali già negoziati per progredire nella costruzione dell’Aerea euro-mediterranea di libero scambio.

Dialogo con altre Assemblee legislative e con Assemblee regionali non-legislative
La CALRE intende consolidare il dialogo avviato nel quadro delle iniziative della Presidenza italiana con i Parlamenti degli Stati americani, sulla base delle esperienze e dei contatti già intervenuti con le Assemblee legislative regionali europee, stabilendo un canale di comunicazione come contributo delle Assemblee alla migliore comprensione e dialogo transatlantico.

Inoltre, la CALRE, riaffermando la propria volontà originaria di costituire un ambito specifico per le Assemblee regionali europee dotate di competenze legislative, valuta in modo favorevole l’attivazione di un dialogo con le Assemblee regionali e con il Senato della Repubblica francese, nel quadro delle iniziative della Presidenza italiana, con risultati apprezzabili circa il rispetto delle strutture costituzionali degli Stati membri e dell’organizzazione interna, i relativi riflessi sulla vita comunitaria e sulla condivisione di alcuni principi comuni, in particolare rispetto alla democrazia regionale nella nuova e più larga Europa.

Diversità nell’Europa
La CALRE si rallegra con i Presidenti delle Assemblee legislative delle regioni insulari e ultraperiferiche per i risultati dell’incontro di Cagliari del 2 maggio 2003, così come con le Assemblee legislative delle Regioni-città membre della CALRE per la loro Dichiarazione di Berlino del 25 febbraio 2003. La CALRE sottolinea la propria volontà di contribuire alla salvaguardia ed alla valorizzazione della diversità geografica, linguistica, culturale, costituzionale e sociale delle Regioni europee, così come è riconosciuta anche dalla proposta di Trattato costituzionale, nel rispetto dell’organizzazione interna di ogni Stato membro.

Attività comune con altre organizzazioni regionali
La CALRE conferma la volontà e la disponibilità a cooperare con le organizzazioni regionali nei diversi ambiti di appartenenza, considerando che vi sono aree comuni di attività che possono favorire azioni congiunte con maggiore efficacia e considerevole risparmi di energie e risorse.

In particolare la CALRE si felicita del buon livello di cooperazione raggiunto con la Conferenza dei presidenti delle Regioni con capacità legislativa (REG LEG).


8. Rafforzamento della CALRE

I Presidenti delle Assemblee legislative regionali europee prendono atto con soddisfazione che la maggiore attività della CALRE nell’ultimo anno ha favorito il raggiungimento di alcuni risultati significativi, per esempio nell’ambito della cooperazione interparlamentare e della COSAC. I Presidenti ringraziano il Presidente della CALRE, Riccardo Nencini per l’attività impressa alla CALRE, così come i membri del Comitato Permanente, che si è riunito cinque volte - a Firenze il 9 dicembre 2002, a Strasburgo il 12 marzo 2003, a Venezia il 16 giugno 2003, a Firenze il 19 settembre 2003 e a Reggio Calabria il 26 ottobre 2003. La CALRE ritiene, nel confermare la propria natura di Conferenza di tutte le Assemblee legislative regionali europee, di dover consolidare i risultati raggiunti e rafforzare alcune attività, con particolare riferimento alla cooperazione e alla costituzione della Rete tra le Commissioni per le questioni europee, già individuata tra gli obiettivi della Dichiarazione di Oviedo. A questo fine un documento allegato ribadisce i principi ispiratori della CALRE e individua i filoni principali delle attività da sviluppare, assegnando alle prossime presidenze e al Comitato permanente il compito di darne attuazione con il più ampio coinvolgimento delle Assemblee partecipanti alla CALRE.




Menu

Contenuti