Abstract

Il capitolo “Le Regioni e l’Unione europea” è stato finalizzato ad individuare e ad evidenziare il rapporto tra le Regioni e l’Unione europea, mediante l’analisi della partecipazione delle Regioni a livello comunitario (Comitato delle Regioni) e dell’attività svolta da alcune Associazioni rappresentative di enti locali e regionali; nonché l’utilizzo dei principali strumenti normativi, ai livelli nazionale (legge n. 11/2005) e regionale (selezione di leggi regionali in materia comunitaria), e di quelli programmatici (attività delle apposite Commissioni del Senato e della Camera). Inoltre, il rapporto tra le Regioni e l’Unione europea è stato esaminato tenendo conto di una delle principali politiche nell’ambito della quale le Regioni stesse hanno avuto e hanno la possibilità di intervenire in modo incisivo, vale a dire la politica di coesione economica e sociale. Da precisare, a tale proposito, che una parte specifica del capitolo è stata dedicata alla predisposizione e all’implementazione dei programmi inclusi nell’Iniziativa Comunitaria Interreg III 2000-2006. Un ultimo aspetto considerato è stato quello relativo alla partecipazione delle Regioni alle organizzazioni interregionali. 
Il capitolo “Le Regioni e l’Unione europea” è stato, quindi, suddiviso nelle seguenti quattro sezioni: - Sezione I - Versante comunitario; Sezione II - Versante nazionale; Sezione III - Relazioni esterne; Sezione IV - Le Organizzazioni interregionali.
In particolare, nella Sezione I, concernente il versante comunitario, è stata analizzata l’attività svolta, nel 2004, dal Comitato delle Regioni e da alcune Associazioni rappresentative degli enti regionali e locali, quali: il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CCRE), l’Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (AICCRE), la Conferenza delle Assemblee Legislative delle Regioni d’Europa (CALRE), l’Assemblea delle Regioni d’Europa (ARE) e il Congresso dei Poteri Locali e Regionali d’Europa (CPLRE).

Per quanto riguarda il Comitato delle Regioni, sono stati individuati i temi trattati nelle Sessioni plenarie, nonché i pareri espressi dalle Commissioni sulla base delle materie oggetto di discussione. Da precisare che tali pareri sono approvati, nella quasi totalità dei casi, dal Comitato delle Regioni in forma integrale; mentre, solo in alcune circostanze, il Comitato apporta delle modifiche.
Particolare interesse è stato attribuito all’attività svolta, nel 2004, dalle Associazioni di enti regionali e locali, con particolare riferimento alle tematiche affrontate nelle riunioni dei Segretari Generali del CCRE, nelle Direzioni Nazionali dell’AICCRE, nella Sessione plenaria della CPLRE, nella Conferenza Internazionale e nella Seduta plenaria della CALRE. Relativamente all’ARE, si è tenuto conto, soprattutto, del Rapporto di attività 2004.
Sono state prese in considerazione, infine, delle forme di collaborazione stabili e strategiche create dal Comitato delle Regioni e dalle Associazioni regionali e locali nei settori di interesse comune, che si sono manifestate con la predisposizione e l’implementazione di programmi e/o di piani d’azione. Nel 2004, il Comitato delle Regioni ha stipulato piani di lavoro con le seguenti Associazioni: l’Associazione delle Regioni Frontaliere d’Europa (ARFE), la Conferenza delle Assemblee Legislative Regionali Europee (CALRE), il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa (CRPM) ed Eurocities.
La Sezione II, relativa al versante nazionale, è stata dedicata agli aggiornamenti normativi e programmatici, nonché all’analisi delle principali leggi regionali in materia comunitaria, emanate nel 2004. In particolare, nell’ambito degli aspetti normativi, è stato esaminato il disegno di legge derivante dall’unificazione del d.d.l. Buttiglione (Atto Camera n. 3123) e di due progetti di legge di iniziativa parlamentare (Atti Camera nn. 3071 e 3310), diventato legge dello Stato il 4 febbraio 2005, n. 11 “Norme generali sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo dell’Unione europea e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari” (G.U. n. 37 del 15 febbraio 2005).
Gli aspetti programmatici sono stati esaminati tenendo conto di quanto indicato nella Risoluzione approvata, nel 2004, dalla Commissione XIV “Politiche dell’Unione europea” del Senato relativa all’analisi del Programma legislativo e di lavoro della Commissione europea per il 2004, del Programma operativo del Consiglio dell’Unione europea e del Programma Strategico pluriennale 2004-2006; nonché dei risultati dell’Indagine conoscitiva sul futuro dell’Unione europea svolta dalle Commissioni riunite della Camera “Affari esteri e comunitari” (III) e “Politiche dell’Unione europea” (XIV), con la presentazione di un Documento finale.
Sono state, inoltre, esaminate alcune delle principali leggi regionali in materia comunitaria, con particolare riferimento agli aspetti comunitari presenti sia nelle leggi regionali finanziarie e/o di bilancio, sia in quelle a carattere settoriale. E’ stato, infine, effettuato un elenco delle leggi regionali selezionate, nel quale tali leggi sono state suddivise per settori: leggi finanziarie o di bilancio; affari istituzionali e programmazione; formazione e politiche per l’occupazione; tutela dei diritti; cultura; agricoltura e foreste; ambiente, energia e infrastrutture; attività economiche e produttive.
La Sezione III, concernente le Relazioni esterne, è stata dedicata, principalmente, all’Iniziativa Comunitaria Interreg III 2000-2006, con particolare riferimento sia alla predisposizione dei programmi, sia all’implementazione degli stessi. E’ stata, infine, fornita qualche informazione su alcune politiche ritenute di rilievo, quali: la politica euro-mediterranea e la politica europea di vicinato.
La Sezione IV è stata dedicata ad alcune delle principali Organizzazioni interregionali, come ad esempio: la Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM), la Commissione Intermediterranea e il Comitato Permanente Partenariato Euromediterraneo dei Poteri Locali e Regionali (COPPEM). Relativamente all’attività di tali Organizzazioni, sono state analizzate, in particolare, le tematiche trattate nelle riunioni sia degli uffici politici e delle Assemblee generali della Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime d’Europa (CRPM) e della Commissione Intermediterranea; sia dell’Assemblea plenaria del Comitato Permanente Partenariato Euromediterraneo dei Poteri Locali e Regionali.
 

Menu

Contenuti