1. Per quanto riguarda la presenza delle Regioni nella Commissione parlamentare per le questioni regionali integrata, si prende atto dell'orientamento maturato nel Comitato paritetico circa la nomina da parte delle assemblee dei componenti regionali, in ordine ai quali si conviene che debbano rispecchiare democraticamente ogni singola istituzione. Le due Conferenze condividono, nel rispetto delle disposizioni regolamentari proprie di ciascun Consiglio regionale, che spetti al Presidente della Giunta, anche in quanto leader della maggioranza, la responsabilità di formulare la proposta di nomina del componente regionale nella Commissione stessa. Di tale procedura sarà data informazione ai Presidenti di Senato e Camera.

2. Fino alla costituzione della Commissione parlamentare per le questioni regionali integrata ai sensi della riforma del Titolo V – della quale unitariamente si sollecita l'attivazione in tempi rapidi – si ritiene opportuno costituire una sede di confronto periodico su tematiche di carattere istituzionale che veda la partecipazione assieme a componenti le due Conferenze, di rappresentanze parlamentari indicate dai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.

3. Si è altresì convenuto di rendere permanente e calendarizzato il comune confronto sui temi più significativi delle responsabilità che le Conferenze esprimono per rispettive competenze, cominciando anche prima della pausa estiva a svolgere comuni riflessioni e valutazioni sull'andamento della riforma degli statuti regionali in particolare in ordine ai temi della forma di governo regionale. Così come comuni intendimenti andranno a breve perseguiti sulla posizione comune circa un rinnovo del contratto di servizio tra Stato e Rai più conforme alla riforma costituzionale intervenuta con diverso e pari ordinato ruolo del sistema regionale, anche alla luce del messaggio del Presidente della Repubblica.


Roma, 2 agosto 2002

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