ISTAT

Comunicato stampa

Secondo una prassi consolidata, l’Istat rilascia le stime complete dei conti regionali per l’anno t a distanza di circa 20 mesi, effettuando, contestualmente, la revisione delle stime dei due anni immediatamente precedenti (t-1 e t-2), così da adeguarle alla base informativa più aggiornata e riallinearle alla versione più recente dei conti nazionali. Le stime dei conti presenti in queste pagine rispettano questa tempistica, ma, al fine di fornire un’informazione più tempestiva sull’andamento economico a livello territoriale, a circa 12 mesi di distanza, l’Istat rilascia delle stime provvisorie di alcuni aggregati: Pil, spesa delle famiglie per consumi finali (analizzata per tre tipologie di prodotti), valore aggiunto, occupati interni, unità di lavoro e redditi da lavoro dipendente (questi ultimi quattro aggregati sono analizzati per 6 branche di attività economica). Il 30 dicembre 2004 sono state diffuse le stime provvisorie relative al 2003. La differenza fra le informazioni diffuse con la presente edizione e quelle dell’edizione del 30 dicembre 2004 (“stime anticipate”), non risiede solo nella maggiore completezza in termini di aggregati ed analisi, ma anche nel fatto che le nuove stime sono allineate con l’ultima versione dei conti nazionali (diffusa a marzo); esse poggiano, inoltre, su una base informativa più completa e consolidata in quanto inglobano tutti gli aggiornamenti ed ampliamenti nel frattempo realizzati nell’informazione statistica di base.
Tuttavia, a causa della sovrapposizione delle attività ordinarie con la revisione generale dei conti nazionali e la stima dei nuovi livelli di benchmark, i dati presentati in queste pagine, rispetto agli standard di diffusione dei conti regionali a circa 20 mesi dall’anno di riferimento, non contengono alcune informazioni di dettaglio.
Essi comprendono, per il periodo 1995-2003, il conto delle risorse e degli impieghi e, solo fino al 2001, il conto della distribuzione del reddito. L’analisi a 25 branche (derivate dalla classificazione NACE-Rev.1) è effettuata, per tutto il periodo, sul valore aggiunto, sugli occupati interni (dipendenti e indipendenti) e le corrispondenti unità di lavoro, sui redditi da lavoro dipendente. Per questi ultimi, per il 2002 e il 2003, non è fornita l’analisi nelle componenti di retribuzioni lorde e contributi sociali. Per quanto riguarda gli investimenti fissi lordi l’analisi dei dati a 25 branche è effettuata fino al 2001; per il 2002 è disponibile l’analisi a 6 branche e per il 2003 è limitata alle tre macrobranche agricoltura, industria e servizi. La disaggregazione dei consumi finali delle famiglie nei 12 gruppi standard di beni e servizi è disponibile per l’intero periodo, mentre la disaggregazione nelle 10 funzioni di spesa dei consumi finali delle amministrazioni pubbliche è disponibile solo fino al 2002.
Le serie regionali che l’Istat rende correntemente disponibili sono scaturite dal lavoro di adozione del SEC95 concluso nel 2000 e coprono gli anni a partire dal 1995. Nel corso del 2004, l’Istat, in cooperazione con la Svimez, ha concluso e pubblicato la ricostruzione delle serie storiche regionali dal 1980 al 1994 in chiave con le nuove serie SEC95 (Vedi: Istat, Svimez, “Conti economici regionali 1980-1994; serie storiche ricostruite secondo il SEC95” , 16 febbraio 2004.). Queste “serie ricostruite” hanno minori disaggregazioni rispetto alle “serie complete” che vengono aggiornate ogni anno, ma sono con esse coerenti. Per comodità degli utilizzatori è stato perciò creato un unico file “Serie storiche”, nel quale le “serie complete” aggiornate annualmente, vengono riunificate con il segmento 1980-1994 ricostruito, dopo essere ricondotte alle sue stesse analisi.

Avvertenze
Le somme dei dati regionali e ripartizionali differiscono dal dato riferito al totale nazionale a causa delle attività economiche non attribuibili a specifici territori regionali (es: ambasciate italiane all'estero, piattaforme marine per l'estrazione di idrocarburi). Nelle tavole non sono utilizzati i normali segni convenzionali, pertanto il valore 0,0 può significare sia che il fenomeno non esiste o presenta valore nullo sia che il dato non raggiunge la metà della cifra dell'ordine minimo considerato. Per effetto degli arrotondamenti in migliaia o in milioni operati direttamente dall'elaboratore, i dati delle tavole possono non coincidere tra loro per qualche unità (di migliaia o di milioni). Tali motivi, inoltre, non sempre hanno consentito la realizzazione della quadratura verticale nell'ambito della stessa tavola. I totali inclusi nelle tavole contenenti valori monetari possono anche non coincidere con la somma degli addendi a causa degli arrotondamenti effettuati dopo la conversione in Euro.
La serie della popolazione è stimata fino al 2000 in attesa che la ricostruzione della serie storica della popolazione residente del periodo intercensuario1991-2001 sia recepita nei conti economici nazionali e territoriali.


Il documento ISTAT 'Conti economici regionali - anno 2003 - Statistiche in breve' può essere scaricato in formato pdf.

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