Il Parlamento europeo ,

–   visto l'articolo 48, comma 2, del trattato sull'Unione europea, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0206/2007),

–   visti il trattato sull'Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea,

–   visto il trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, firmato a Roma il 29 ottobre 2004 (in appresso "il trattato costituzionale"),

–   vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, firmata e proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000,

–   vista la dichiarazione di Laeken del 15 dicembre 2001 sul futuro dell'Unione,

–   vista la dichiarazione di Berlino del 25 marzo 2007, resa in occasione del cinquantesimo anniversario della firma dei Trattati di Roma,

–   viste le sue risoluzioni del 12 gennaio 2005 sul trattato che adotta una Costituzione per l'Europa(1) e del 7 giugno 2007 sulla tabella di marcia per il processo costituzionale dell'Unione(2) ,

–   visti la risoluzione del Comitato economico e sociale europeo, del 30 maggio 2007, sulla tabella di marcia per il processo costituzionale e il parere del Comitato delle regioni, del 6 giugno 2007, sul rilancio del processo di riforma dell'Unione europea in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 giugno 2007,

–   vista la riunione parlamentare congiunta sul futuro dell'Europa, svoltasi l'11 e il 12 giugno 2007 a Bruxelles,

–   viste le conclusioni della presidenza del Consiglio europeo tenuto a Bruxelles il 21 e il 22 giugno 2007, contenenti il mandato della CIG,

–   vista la relazione della commissione per gli affari costituzionali (A6-0279/2007),

considerando che:

A.   due anni di riflessione sul futuro dell'Europa hanno confermato la necessità di salvaguardare e migliorare il contenuto delle innovazioni del trattato costituzionale in termini di democrazia, efficienza e trasparenza, al fine di garantire l'adeguato funzionamento dell'Unione europea e promuovere i diritti dei suoi cittadini nonché il suo ruolo nel mondo,

B.   questa opinione è ampiamente condivisa dai parlamenti nazionali degli Stati membri e dal Parlamento europeo, i cui rappresentanti hanno elaborato le basi per queste innovazioni in seno alla Convenzione incaricata di redigere la Carta dei diritti fondamentali e alla Convenzione sul futuro dell'Europa,

C.   il Consiglio europeo del giugno 2007 ha convenuto di convocare una CIG con un mandato inteso a trasformare la maggior parte delle innovazioni contenute nel trattato costituzionale in emendamenti ai trattati in vigore,

D.   tale mandato è molto preciso e consente altresì alla CIG di convenire rapidamente sulla modifica di alcune delle innovazioni contenute nel trattato costituzionale, senza compromettere la sua sostanza,

E.   il mandato rinuncia tuttavia all'ambizione di creare un trattato costituzionale unico che sostituisca quelli esistenti, abbandona una terminologia che darebbe ai cittadini una chiara comprensione della natura degli atti dell'Unione, non mantiene una serie di simboli che renderebbero più facile ai cittadini l'identificazione con l'Unione europea e include diverse opzioni di non partecipazione in relazione ad alcuni settori su cui singoli Stati membri hanno sollevato difficoltà,

F.   il mandato non affronta in modo adeguato le nuove sfide che l'Unione si è trovata ad affrontare dopo la firma del trattato costituzionale,

G.   il Parlamento europeo, in quanto unica istituzione dell'Unione direttamente eletta dai cittadini, ha il dovere di dare voce all'interesse comune dell'Unione europea al fine di rafforzare la costruzione europea e il metodo comunitario, da oltre 50 anni fonti di pace, stabilità e prosperità,

1.   accoglie con favore gli sforzi compiuti dalla Presidenza tedesca del Consiglio in vista del raggiungimento di un accordo unanime al Consiglio europeo del 21 e 22 giugno 2007;

2.   prende atto del mandato della CIG stabilito dal Consiglio europeo; si compiace dell'estrema precisione e del calendario rigoroso adottati per la conclusione della CIG e invita gli Stati membri a non recedere dagli impegni contratti in occasione del Consiglio europeo; esprime parere favorevole sulla convocazione della CIG;

3.   deplora tuttavia che tale mandato implichi la perdita di alcuni elementi importanti concordati nell'ambito della CIG del 2004, come il concetto di trattato costituzionale, i simboli dell'Unione, una denominazione comprensibile degli atti giuridici dell'Unione, una chiara affermazione del primato del diritto dell'Unione e la definizione dell'Unione europea quale Unione dei cittadini e degli Stati, come pure i forti ritardi nell'introduzione di altri elementi;

4.   esprime la propria preoccupazione per il fatto che il mandato consente a taluni Stati membri un crescente numero di deroghe all'attuazione di importanti disposizioni dei trattati previsti, il che potrebbe portare a un indebolimento della coesione dell'Unione;

5.   deplora che il mandato preveda diverse modifiche redazionali rispetto al trattato costituzionale, che danno un'impressione di sfiducia nei confronti dell'Unione e delle sue istituzioni e inviano quindi un segnale sbagliato all'opinione pubblica;

6.   si rammarica del fatto che la buona volontà europea e il coraggio politico dei rappresentanti degli Stati membri stiano venendo meno ed esprime la propria preoccupazione dinanzi allo sviluppo di comportamenti ostili agli ideali europei di solidarietà e integrazione;

7.   sottolinea che il mandato prevede la modifica della denominazione di atti giuridici, senza però apportare modifiche sostanziali alla loro struttura e alla loro gerarchia; manifesta l'intenzione di sorvegliare da vicino le modalità dell'introduzione di tale modifica nelle disposizioni pertinenti, per garantire la responsabilità politica e la salvaguardia dei suoi poteri legislativi, in particolare per quanto concerne il controllo degli atti delegati;

8.   accoglie tuttavia con favore il fatto che il mandato salvaguardi in ampia misura la sostanza del trattato costituzionale, e in particolare la personalità giuridica unica dell'Unione e la soppressione della struttura a pilastri, l'estensione del voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio e della codecisione da parte del Parlamento e del Consiglio, gli elementi della democrazia partecipativa, lo status giuridicamente vincolante della Carta dei diritti fondamentali, la promozione della coerenza dell'azione esterna dell'Unione e un pacchetto istituzionale equilibrato;

9.   osserva che tutti i risultati positivi ottenuti in termini di rafforzamento delle procedure democratiche e dei diritti dei cittadini, di ampliamento delle competenze e di definizione dei valori e degli obiettivi dell'Unione europea risultano esclusivamente dai lavori della Convenzione europea;

10.   si compiace che l'unione economica e monetaria deve essere riconosciuta nel trattato sull'Unione europea come un obiettivo di quest'ultima

11.   accoglie con favore il fatto che il mandato prevede l'introduzione di taluni nuovi elementi nei trattati, quali la menzione esplicita del cambiamento climatico e della solidarietà nel settore energetico;

12.   ricorda che l'Unione europea ha essa stessa dichiarato, sia ai suoi cittadini che al mondo intero, di essere una comunità di valori, che i diritti e le libertà fondamentali costituiscono il nucleo centrale di detta comunità e che essi hanno trovato espressione completa nella Carta dei diritti fondamentali e sono stati riconosciuti, in molteplici occasioni, dalle istituzioni dell'Unione e da tutti gli Stati membri; ritiene quindi che la richiesta di "opting-out'dalla Carta dei diritti fondamentali di uno o più Stati membri rappresenterebbe un drammatico fallimento e un grave pregiudizio per il senso di identità più profondo dell'Unione europea; si appella per tale motivo con insistenza a tutti gli Stati membri affinché facciano ancora una volta tutto il possibile per superare questa divisione interna e raggiungere comunque un consenso sulla validità incondizionata della Carta;

13.   invita la CIG a concludere i suoi lavori entro la fine del 2007, in modo da consentire l'entrata in vigore del nuovo trattato ben prima delle elezioni europee del 2009;

14.   accoglie con favore il rafforzamento delle modalità della sua partecipazione alla CIG a tutti i livelli quale stabilito dal Consiglio europeo di giugno 2007;

15.   si riserva il diritto di presentare alla CIG proposte concrete su questioni specifiche nell'ambito del mandato;

16.   risponderà per tempo all'invito del Consiglio europeo ad affrontare la questione della sua composizione;

17.   sottolinea l'intenzione di controllare attentamente i risultati della CIG, al fine di valutare se le riforme decise nel corso dei negoziati soddisfano adeguatamente la sua interpretazione del mandato;

18.   invita gli Stati membri e i loro rappresentanti a garantire la piena trasparenza dei lavori in seno alla CIG, in particolare mediante la pubblicazione di tutti i documenti presentati per la discussione;

19.   ribadisce la sua intenzione di mantenere una relazione molto stretta con i parlamenti nazionali e la società civile durante il processo di revisione dei trattati;

20.   invita la CIG a garantire, per ragioni di trasparenza, che i risultati dei lavori saranno pubblicati anche sotto forma di versione consolidata provvisoria dei trattati;

21.   annuncia la propria ferma intenzione di presentare, dopo le elezioni del 2009, nuove proposte per un ulteriore assetto costituzionale dell'Unione, in conformità della clausola di revisione dei trattati(3) , dal momento che l'Unione europea è un progetto comune che viene costantemente rinnovato;

22.   invita le istituzioni dell'Unione europea a formulare proposte concrete per coinvolgere nuovamente i cittadini dell'Unione in un dialogo durante il proseguimento del processo costituzionale;

23.   invita la sua commissione competente a considerare la possibilità di emendare il suo regolamento onde conferire carattere ufficiale, nelle sue attività e nelle sue sedi, alla bandiera e all'inno dell'Unione europea previsti dal trattato costituzionale;

24.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione, che costituisce il suo parere sulla convocazione della CIG, al Consiglio, alla Commissione, ai Capi di Stato e di Governo e ai parlamenti degli Stati membri, nonché alla Banca centrale europea.

(1) GU C 247 E del 6.10.2005, pag. 88.
(2) Testi approvati, P6_TA(2007)0234.
(3) Cfr. l'articolo IV-443 del trattato costituzionale.

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