Ricorso n. 40 del 10 marzo 2010 (Presidente del Consiglio dei ministri)
RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 10 marzo 2010, n. 40
Ricorso per questione di legittimita' costituzionale depositato in cancelleria il 10 marzo 2010 (del Presidente del Consiglio dei ministri).
(GU n. 15 del 14-4-2010)
Ricorso del Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall'Avvocatura generale dello Stato presso i cui uffici domicilia in Roma, via dei Portoghesi n. 12, contro Regione Toscana, in persona del suo Presidente pro tempore per l'impugnazione della legge regionale della Toscana n. 85 del 29 dicembre 2009, art. 6, comma 2, pubblicata nel B.U.R. n. 1 del 4 gennaio 2010. F a t t o Con la legge n. 85 del 29 dicembre 2009, la Regione Toscana riconosce la «Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la ricerca medica e di sanita' pubblica» come ente di diritto pubblico. La legge si compone di 7 articoli e un preambolo. L'art. 1 riconosce come ente di diritto pubblico la «Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la ricerca medica e la sanita' pubblica». L'art. 2 inquadra la Fondazione nell'ambito del servizio sanitario. L'art. 3 prevede l'adeguamento dello statuto della Fondazione in virtu' delle modifiche apportate dall'art. 1. L'art. 4 disciplina tutti gli adempimenti conseguenti il riconoscimento della Fondazione come ente di diritto pubblico. L'art. 5 disciplina le norme riguardanti il personale della Fondazione. L'art. 6 prevede le disposizioni di prima applicazione per il personale dipendente della Fondazione. L'art. 7 dispone l'abrogazione della legge 21 giugno 2006 n. 25, che inquadrava la Fondazione come ente di diritto privato. Il comma 2 dell'art. 6, in particolare, prevede l'espletamento di un «concorso riservato» per l'accertamento dell'idoneita' e per l'inquadramento nei ruoli del servizio sanitario regionale del personale della Fondazione di diritto privato Gabriele Monasterio, che non sia stato assunto con procedura selettiva pubblica. Tale ultima norma e' incostituzionale e, giusta delibera del 1° marzo 2010 del Consiglio dei ministri, viene impugnata con il presente ricorso ex art. 127, Cost. per il seguente motivo di D i r i t t o Il comma 2 dell'art. 6 prevede, come si e' detto, l'espletamento di un «concorso riservato» per l'accertamento dell'idoneita' e per l'inquadramento nei ruoli del servizio sanitario regionale del personale della Fondazione di diritto privato Gabriele Monasterio, che non sia stato assunto con procedura selettiva pubblica. Tale norma, nella quale peraltro non viene specificata la tipologia di personale interessata, viola i principi di uguaglianza, buon andamento e imparzialita' della pubblica amministrazione, nonche' il principio del «pubblico concorso», di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione. Al riguardo la giurisprudenza della Corte costituzionale ha evidenziato che il principio del pubblico concorso costituisce la regola per l'accesso all'impiego alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni e che le deroghe a tale principio possono essere giustificate soltanto da peculiari e straordinarie ragioni di interesse pubblico (Corte cost., 3 marzo 2006, n. 81). Tale principio e' stato ribadito dalla Corte costituzionale proprio nella materia in esame e, piu' precisamente, con riferimento all'accesso tramite concorso pubblico alla dirigenza sanitaria del servizio sanitario (Corte cost., 14 luglio 2009, n. 215). Nel caso di specie, la norma di cui in questa sede si discute pone una evidente deroga al suindicato principio, senza individuare le ragioni di interesse pubblico poste a fondamento della citata deroga. E', pertanto, evidente l'incostituzionalita' della norma sotto i profili considerati.
P.Q.M. Chiede che la Corte costituzionale dichiari l'illegittimita' costituzionale dell'art. 6, comma 2 della legge regionale della Regione Toscana n. 85 del 29 dicembre 2009, pubblicata nel B.U.R. n. 1 del 4 gennaio 2010. Nel termine si depositera' la delibera del Consiglio dei ministri 1° marzo 2010 con ivi richiamata relazione ministeriale. Roma, addi' 1° marzo 2010 L'Avvocato dello Stato: Giacobbe