Ricorso n. 51 dell'11 aprile 2006 (Commissario dello Stato per la Regione siciliana)
RICORSO PER LEGITTIMITA' COSTITUZIONALE 11 aprile 2006 , n. 51
Ricorso per questione di leggittimita' costituzionale depositato in cancelleria l'11 aprile 2006 (del Commissario dello Stato per la Regione siciliana)
(GU n. 19 del 10-5-2006)
L'Assemblea Regionale siciliana, nella seduta del 25 marzo 2006, ha approvato il disegno di legge n. 1098 - 704 - 809, dal titolo "Misure per la stabilizzazione del personale precario proveniente dal regime transitorio dei lavori socialmente utili. Disposizioni varie", pervenuto a questo Commissariato dello Stato, ai sensi e per gli effetti dell'art. 28 dello Statuto Speciale, il successivo 28 marzo. Il disegno di legge approvato costituisce la risposta del legislatore alla grave situazione di precarieta' occupazionale in cui versano decine di migliaia di lavoratori in servizio presso le amministrazioni pubbliche dell'Isola, consentendone la progressiva fuoriuscita dal bacino del precariato mediante la stipula di contratti di lavoro a tempo determinato. Durante l'iter parlamentare che ne ha preceduto l'approvazione, nel corpo originario del provvedimento sono stati inseriti emendamenti riguardanti disposizioni varie, tra le quali una da' adito a censure di incostituzionalita' per violazione dell'art. 97 della Costituzione. L'art. 20 infatti prevede che: "Le procedure di rendicontazione amministrativa e dei relativi controlli afferenti le gestioni di spesa delegata anteriori all'entrata in vigore della legge regionale 26 marzo 2002, n. 2, si intendono espletate, fatte salve quelle derivanti dalle osservazioni gia' mosse in sede di controllo che devono concludersi entro il 31 dicembre 2006". Nella sostanza, la norma costituisce una sorta di rinuncia da parte dell'amministrazione a verificare non solo la regolarita' della gestione di spesa dei funzionari delegati ma soprattutto se gli stessi abbiano o meno presentato il rendiconto. I chiarimenti forniti dai competenti uffici regionali, ai sensi dell'art. 3 del d.P.R. n. 488/1969, non risolvono le gravi perplessita' derivanti dalla lettera della norma poiche' non dimostrano che sia stato possibile verificare che l'obbligo di rendicontazione sia stato correttamente assolto da tutti i funzionari tenuti a provvedervi. Il problema, invero, piu' che dalla sussistenza o meno dell'obbligo del controllo sulla rendicontazione, che potrebbe ritenersi attinente al profilo del controllo in senso tecnico della spesa e sul quale il legislatore regionale puo', sulla base di particolari problematiche organizzative, disporre difformemente alle disposizioni di contabilita' generale, sorge sul conseguente sostanziale esonero dall'obbligo di esibizione della documentazione giustificativa delle spese effettuate da parte di tutti i funzionari delegati. Il controllo sull'attivita' di chi abbia maneggio di pubblico denaro e' uno strumento di garanzia e correttezza delle pubbliche gestioni a tutela dell'interesse oggettivo della regolarita' di gestioni finanziarie e patrimoniali, con palesi caratteri di necessarieta' ed inderogabilita'. Incombe infatti su chiunque abbia la materiale disponibilita' di fondi pubblici, erogabili per la spesa di sua competenza, dare la dimostrazione dell'utilizzazione delle somme prelevate e della loro effettiva destinazione e finalita' istituzionale. La norma, inoltre, potrebbe configurare un eventuale danno all'erario regionale connesso alla mancata presentazione di documentazione giustificativa, comprovante l'effettiva utilizzazione dei fondi assegnati per finalita' istituzionali, risolvendosi ipoteticamente nell'uso di risorse pubbliche per spese arbitrariamente disposte per fini diversi, esonerando altresi' il funzionario delegato dall'obbligo di ripianare il danno prodotto.
P. Q. M. E con riserva di presentazione di memorie illustrative nei termini di legge, il sottoscritto prefetto dott. Alberto Di Pace, Commissario dello Stato per la Regione Siciliana, visto l'art. 28 dello Statuto Speciale, con il presente atto, impugna l'art. 20 del ddl. 1098 - 704 - 809 dal titolo "Misure per la stabilizzazione del personale precario proveniente dal regime transitorio dei lavori socialmente utili. Disposizioni varie" approvato dall'A.R.S. il 25 marzo 2006, per violazione dell'art. 97 della Costituzione. Palermo, addi' 31 marzo 2006 Il Commissario dello Stato per la Regione siciliana: Alberto Di Pace