L’esigenza del riordino complessivo del sistema normativo regionale è sentita anche dalle regioni che formalmente non hanno ancora redatto Testi Unici. Un elemento ricorrente è, infatti, la previsione di particolari procedure per la redazione di tali atti. L’esempio più significativo è quello della regione Basilicata che, con L. r. n. 19 del 2001, ha previsto la costituzione di un gruppo di lavoro interdipartimentale coadiuvato da tre esperti che dovrà predisporre schemi per l’emanazione di Testi Unici.
Un apposito staff è stato costituito presso il Servizio legislativo della Giunta della regione Marche per esaminare i Testi Unici in materia di personale, protezione civile e turismo, predisposti dalla Giunta all’inizio della legislatura in corso.
Un altro esempio da segnalare riguarda la regione Lombardia che, con deliberazione n. VII/4882 dell’8 giugno 2001, riguardante il programma annuale di semplificazione, ha previsto procedure particolari per la redazione dei Testi Unici che vedono il coinvolgimento degli apparati tecnici del Consiglio e della Giunta.
Inoltre, la regione Toscana, nell’ambito del progetto speciale “una Toscana più efficiente e meno burocratica”, approvato con deliberazione n. 152 del 2001, ha elaborato un programma di redazione dei Testi Unici, scadenzato sugli anni della legislatura e riguardante numerose materie. Il progetto, comunque, è solo l’ultima tra le iniziative sui Testi Unici avviate già da diversi anni (basti ricordare l’approvazione della legge regionale n.42 del 2000 – Testo Unico delle leggi regionali sul turismo; nonché delle leggi regionali n.39 e n.26 dello stesso anno, rispettivamente, legge forestale e riordino della legislazione regionale in materia di organizzazione del personale).

Tratto da
Rapporto sulla legislazione 2001
1. RIORDINO NORMATIVO E QUALITA' DELLA LEGISLAZIONE (Aida G. Arabia)


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