Anche i dati sul saldo tra disposizioni abrogate e disposizioni introdotte mettono in evidenza l’impegno al consolidamento di un ordinamento più snello.
In molte regioni, infatti, il saldo tra i nuovi articoli e gli articoli abrogati è di segno negativo. Questo perché l’attività di riordino, probabilmente, è prevalsa sulla o, forse meglio, ha accompagnato la “produzione” normativa intesa come inserimento nell’ordinamento di nuove disposizioni.
In particolare, questo risultato emerge per le regioni Valle d’Aosta (-2448 articoli), Friuli Venezia Giulia (-1290 articoli), Marche (-853 articoli), provincia autonoma di Bolzano (-52 articoli) e Lombardia (-23 articoli).
Il risultato che emerge, invece, per le altre regioni, pur essendo di segno positivo, deve essere letto con “cautela” come sottolinea, in particolare, la regione Emilia Romagna. Infatti, come accade da tempo in tutte le regioni “con un semplice comma possono essere introdotti più articoli, oppure con un articolo può essere aggiunto un intero capo. Il tutto per dire che somme o sottrazioni a volte possono non dire la verità sul fenomeno considerato”. Comunque, pur dovendoli leggere con “cautela “, sono di segno positivo i saldi delle regioni Lazio ( 454 articoli), Veneto ( 423 articoli), Sardegna ( 249 articoli), Emilia Romagna ( 238 o 92 articoli se si considerano o meno le leggi finanziarie e di bilancio), Basilicata ( 228 articoli), Piemonte ( 170 articoli), Lombardia ( 120 articoli), provincia autonoma di Trento ( 109 articoli), Toscana ( 61 articoli), Molise ( 60 articoli), Trentino Alto Adige ( 6 articoli).
Inoltre, per la regione Abruzzo il saldo calcolato in articoli è pari a zero (non è stata abrogata nessuna legge).
Infine, la regione Calabria indica solo il numero degli articoli abrogati (403) e la regione Puglia indica un saldo fra disposizioni abrogate e disposizioni introdotte di 469 articoli.

Tratto da
Rapporto sulla legislazione 2001
1. RIORDINO NORMATIVO E QUALITA' DELLA LEGISLAZIONE (Aida G. Arabia)


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