Numerosi sono gli strumenti con i quali può modificarsi, ridursi e semplificare il “troppo diritto” da cui è afflitto, tanto quanto l’ordinamento statale, anche l’ordinamento regionale.
Tra i diversi modi di modificare la legislazione preesistente (sostituzioni, abrogazioni secche, inapplicazioni, integrazioni e deroghe), la rilevazione ha privilegiato l’istituto dell’abrogazione (totale o parziale) esplicita di leggi e regolamenti, nonché la redazione di testi unici, anche se meramente compilativi.

L’eliminazione espressa di numerose leggi inutili già in vigore e che giacciono, spesso, dimenticate in qualche angolo dell’ordinamento (e il blocco del varo di ulteriori leggi inutili che continuano ad essere approvate) contribuirebbe, se accompagnata anche da una “buona qualità” dell’atto normativo (es. redazione corretta del testo, agevole decifrabilità) a rendere meno difficile per il cittadino e l’operatore del diritto, l’individuazione delle regole da applicare.

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