Rapporto sulla legislazione delle Regioni (2000)
Tendenze e problemi della legislazione regionale
Il presente studio, elaborato dall'Istituto, è parte del Rapporto 2000 sullo stato della legislazione, realizzato su iniziativa e con il coordinamento dell'Osservatorio sulla legislazione della Camera dei Deputati ed in collaborazione con gli Uffici legislativi delle Regioni e delle due Province autonome. Esso figura nell'omonimo volume, pubblicato a Roma, nel 2001, dalla Camera dei Deputati
Indice
- Premessa
- Sintesi
- 1. RIDUZIONE E SEMPLIFICAZIONE DELLO STOCK NORMATIVO (Aida G. Arabia)
- 2. SNELLIMENTO DELLE LEGGI REGIONALI E COMPLESSITA' DEI PROCESSI DECISIONALI (Giovanni Bianco)
- 2.1 Le tendenze emergenti: prospettive di snellimento della funzione legislativa e problemi posti dai rinvii ad ulteriori fasi decisionali.
- 2.2. L’effettivo snellimento delle leggi regionali, accompagnato dalla funzionalità dei processi decisionali, richiede di ridefinire la forma di governo regionale.
- 2.3. Vantaggi della fissazione di principi e procedure più certe e stabili per lo svolgimento dei processi decisionali.
2.4. La prospettiva di una maggiore collaborazione tra la regione e gli enti locali richiede anche una razionale ridefinizione della distribuzione delle funzioni.
- 2.1 Le tendenze emergenti: prospettive di snellimento della funzione legislativa e problemi posti dai rinvii ad ulteriori fasi decisionali.
- 3. PROCEDURE DI INFORMAZIONE, CONSULTAZIONE E PARTECIPAZIONE (Guido Meloni)
- 4. LE ATTIVITÀ NON LEGISLATIVE DEL CONSIGLIO REGIONALE TRA TENDENZE ASSEMBLEARISTICHE E NUOVI POTERI DELLE GIUNTE REGIONALI (Carlo Desideri)
- 5. LEGISLAZIONE REGIONALE DI CARATTERE PROVVEDIMENTALE (Antonio Ferrara)
- 6. LEGGI FINANZIARIE DELLE REGIONI: PROVVEDIMENTI COMPLESSI E DI DIFFICILE LETTURA (Enrico Buglione)
- 6.1 Le regioni che hanno adottato una legge finanziaria nel periodo 1.1.99 - 31.8.2000
- 6.2 I tempi di approvazione: normalmente soddisfacenti, salvo alcune eccezioni
- 6.3 La leggibilità: un aspetto che può essere migliorato
- 6.4 I contenuti: prevalgono i provvedimenti omnibus
- 6.5 Alcuni esempi
- 6.6 Probabili difficoltà per il recepimento delle norme del d.lgs. 76/2000 in materia di leggi finanziarie regionali
- 6.1 Le regioni che hanno adottato una legge finanziaria nel periodo 1.1.99 - 31.8.2000
- 7. UNA PANORAMICA SULLA LEGISLAZIONE REGIONALE IN SANITÀ (George France, Letizia R. Sciumbata)
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7.5 E' fattibile un'analisi economica? I dati sulla quantità delle leggi regionali in sanità hanno consentito un'analisi economico-geografica provvisoria. Infatti, sono emerse differenze tra regioni in base alle aree geografiche di ri...
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7.4 Su quali materie? Per quanto riguarda le materie, dall'analisi dei dati relativi alla normativa regionale ed a quella provinciale sembra che la disciplina delle stesse non sia avvenuta sulla base delle valutazioni d...
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7.3 Quante leggi? Suddividendo le regioni in base al numero di leggi emanate nel periodo 1998-2000 (196 leggi selezionate in totale), si è giunti a tali risultati: 1^ fascia: Toscana (38 leggi) e Abruzzo (33)....
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7.2 Gli scopi dell’analisi Il presente lavoro è finalizzato ad effettuare una ricognizione della normativa regionale e delle province autonome relativa al settore sanitario. Una mappatura della legislazione in tale settore,...
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7.1 Il contesto Il settore sanitario in Italia, negli anni novanta, è stato caratterizzato da un processo evolutivo volto a creare un nuovo assetto basato principalmente sulla razionalizzazione del Servizio sanit...
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6.6 Probabili difficoltà per il recepimento delle norme del d.lgs. 76/2000 in materia di leggi finanziarie regionali Il d.lgs. 28 marzo 2000, n. 76 "Principi fondamentali e norme di coordinamento in materia di bilancio e di contabilità delle regioni, in attuazione dell'articolo 1, comma 4, della legge 25 giugno ...
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6.5 Alcuni esempi Di seguito si riportano alcuni esempi dei contenuti delle norme di tipo ordinamentale e/o organizzatorio, scelti tra le fattispecie più frequenti o, comunque, di particolare interesse, essendo in ...
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6.4 I contenuti: prevalgono i provvedimenti omnibus L'analisi effettuata permette di distinguere i provvedimenti esaminati in due grandi categorie: quella in cui le norme hanno in misura nettamente prevalente contenuti esclusivamente di tipo finanzi...
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6.3 La leggibilità : un aspetto che può essere migliorato Le leggi finanziarie, in quanto strumenti di programmazione, oltre a dover essere approvate tempestivamente, dovrebbero essere documenti comprensibili anche per i non addetti ai lavori. Per fornire...
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6.2 I tempi di approvazione: normalmente soddisfacenti, salvo alcune eccezioni Nel periodo preso in esame nessuna regione è riuscita ad approvare la legge finanziaria prima dell'inizio dell'esercizio sul quale essa è destinata ad incidere: ma bisogna riconoscere che, allo s...
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6.1 Le regioni che hanno adottato una legge finanziaria nel periodo 1.1.99 - 31.8.2000 Un aspetto interessante sul quale richiamare in primo luogo l'attenzione è certamente quello delle regioni che, nel periodo qui considerato, hanno adottato provvedimenti normativi denominati "Legg...
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5.2 Analisi della legislazione regionale di carattere provvedimentale La stragrande maggioranza di queste leggi si presentano come leggi di finanziamento specifico nell’ambito dei grandi settori in cui operano le regioni (c.d. leggi di spesa). Recanti di volta in v...
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5.1 I dati ricavabili dalla classificazione tipologica della normazione Dai dati raccolti attraverso il questionario inviato alle regioni per l’elaborazione del presente rapporto risulta che ben 251 leggi su un totale di 1363 (pari a più del 18%) sono state classifi...
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4.2 I dati forniti dalle regioni tra previsioni statutarie e prassi Il coacervo di atti non legislativi sin qui segnalati si connota per una estrema eterogeneità di forma e contenuto, a seconda dei dati forniti dalle singole regioni. Va tenuto conto, inoltre, che ...
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4.1 Individuazione tipologica degli atti non legislativi delle regioni. Queste attività hanno assunto un sempre maggiore rilievo nei lavori del Consiglio regionale ed è molto complessa, come in seguito noteremo, la loro analisi, trattandosi di atti di diversa natura ...
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3.3.2 I consigli regionali dell'economia e del lavoro Le regioni non mancano inoltre di sottolineare la rilevanza anche di ulteriori organismi consultivi. In particolare è evidenziato il ruolo - almeno in termini potenziali - dei Consigli regionali ...
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3.3.1 Gli strumenti di raccordo istituzionale nel sistema regionale delle autonomie Emblematico è il caso delle conferenze regioni-enti locali. Vari organismi di raccordo e confronto tra regione ed enti locali erano stati previsti già in anni passati, seppure in forme e con nat...
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3.3 Le forme di partecipazione e concertazione istituzionale Il dato di maggiore novità che sembra possa ricavarsi dalle esperienze regionali di questi ultimi anni è, come già accennato in precedenza, quello relativo allo sviluppo di un modello di consult...
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3.2.2 L'incidenza delle procedure consultive e di informazione sul processo decisionale regionale Una prima notazione di carattere generale è che sembra emergere una diversa valutazione dell'efficacia e della rilevanza delle attività di informazione e consultazione rispetto all'attività legi...
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3.2.1 La difficile quantificazione dei processi di consultazione Per quanto concerne le indicazioni quantitative che si ricavano dalle risposte ai questionari riferite alle attività consultive svolte dalle commissioni consiliari, va innanzitutto precisato che q...
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3.2 Le procedure di informazione e di consultazione nell'attività delle commissioni consiliari Il primo e naturale profilo di approfondimento concerne le attività di informazione e di consultazione svolte presso il consiglio, prevalentemente dalle commissioni nella fase di predisposizione e...
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3.1 Dalla consultazione procedimentale alla partecipazione-concertazione istituzionale I dati che risultano pervenuti con riguardo al punto d) del questionario "Procedure di informazione", sono relativi a 15 regioni (Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia...
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2.4. La prospettiva di una maggiore collaborazione tra la regione e gli enti locali richiede anche una razionale ridefinizione della distribuzione delle funzioni. Va segnalato in certi casi (ad esempio Sardegna, la Calabria) il rinvio ad atti – per lo più piani di intervento – che spetta porre in essere a enti locali o enti funzionali (v. ad esempio lâ€...
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2.3. Vantaggi della fissazione di principi e procedure più certe e stabili per lo svolgimento dei processi decisionali. In attesa delle risistemazioni possibili in sede di revisione degli statuti, merita comunque di essere segnalato come dalla rilevazione risulti che in almeno alcune regioni – per il complesso dei...
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2.2. L’effettivo snellimento delle leggi regionali, accompagnato dalla funzionalità dei processi decisionali, richiede di ridefinire la forma di governo regionale. Un profilo che emerge in maniera evidente dalla rilevazione svolta con il questionario è il carattere per lo più empirico che assume il sistema dei rinvii legislativi ad atti ulteriori. Ciò p...