Da parte di molte regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Toscana, Veneto) si segnala che il Presidente è presente nelle sedute del Consiglio in maniera piuttosto frequente. Alcune regioni (Marche, Liguria, Toscana) specificano, per altro, che ciò avviene fondamentalmente nelle occasioni e secondo le modalità previste dagli statuti vigenti e dai regolamenti consiliari, sottolineando che non sono intervenuti particolari mutamenti e alterazioni rispetto a quanto avveniva prima dell’introduzione dell’elezione diretta del Presidente.
Dalle risposte di altre regioni (Calabria, Lombardia, Molise) sembra desumersi, invece, che gli interventi del Presidente nell’aula consiliare siano stati molto meno numerosi rispetto a quanto si verifica nelle regioni prima ricordate.
Alcune regioni (Lazio, Lombardia, Umbria, Veneto) sottolineano, inoltre, che il Presidente interviene personalmente ogni qual volta lo richieda il particolare rilievo politico della risposta da dare a interpellanze e interrogazioni, della presentazione di proposte legislative e programmatiche, di determinate comunicazioni che il Presidente stesso ritiene opportuno effettuare.
Nel complesso, le risposte fornite dalle regioni, che in sé considerate possono apparire poco significative, costituiscono invece una conferma di tendenze già segnalate ai paragrafi precedenti. In particolare emerge, sia pure accennato e certamente da verificare nel tempo, un movimento di alcune regioni verso modelli di tipo presidenziale con una più accentuata distinzione di ruoli tra il Presidente (con la Giunta) da un lato e il Consiglio dall’altro e modelli nei quali, almeno per ora, sembra prevalere la ricerca di collaborazione o, comunque, di una buona convivenza con il Consiglio. In ogni caso sembra di notare che il modo empirico, senza riferimenti a criteri sicuri e stabili, in cui per il momento va sviluppandosi la “forma di governo” regionale può portare con sé anche il rischio di un Presidente la cui forte rilevanza – e responsabilità - politica ne fa una sorta di “tuttofare”, svolgendo compiti che potrebbero essere svolti anche dagli assessori (la cui figura appare invece piuttosto in ombra); ed è evidente come tale situazione possa incidere negativamente sulla funzionalità dell’esecutivo.

Tratto da
Rapporto sulla legislazione 2001
NUOVE PROCEDURE NON LEGISLATIVE TRA GIUNTA E CONSIGLIO (Carlo Desideri)


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