Nella regione Abruzzo, nel periodo di riferimento è stata emanata una sola legge attinente al settore sanitario, la L.r. 16 marzo 2001, n. 9, “Provvedimenti in favore dei titolari di farmacie rurali ubicate in località con popolazione fino a 3000 abitanti”.
L'attività normativa regionale in materia di sanità nell’anno 2000 in Calabria non è stata molto fiorente. A parte la L.r. 4/2000, “Istituzione anagrafe canina, prevenzione, randagismo e protezione animali”, peraltro segnalata in occasione della precedente rilevazione relativa all’attività legislativa dell’anno 1999 e del primo semestre del 2000, solo un’altra normativa regionale è da registrare, approvata nel secondo semestre del 2000 (ci si riferisce alla L.r. 22/2000, riguardante “Azione per l’assistenza, diagnosi, studio e ricerca delle epilessie”, che modifica una precedente legge in materia, risalente al 1996). Viceversa, il primo semestre dell’anno in corso vede una netta tendenza ad intensificare la normativa regionale nel settore della sanità. Basti evidenziare che nel primo semestre del 2001 ben cinque leggi regionali sono state approvate in materia: L.r. 9/2001 “Studio, diagnosi e cura della celiachia in Calabria”; L.r. 10/2001 “Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività motorie e sportive”; L.r. 11/2001 “Gestione ed organizzazione dei servizi sanitari ed assistenziali in conformità alle norme della serie UNI EN ISO 9000”; L.r. 12/2001 “Collaborazione tra regione Calabria e Cittadinanza attiva – Tribunale per i diritti del malato finalizzata all’istituzione del servizio PIT-CALABRIA”; L.r. 13/2001, “Provvidenze in favore dei soggetti affetti da particolari patologie”. Infine, è da ricordare la normativa in campo sanitario emanata con la legge finanziaria regionale 2001.
Nell’Emilia Romagna nel periodo considerato sono state approvate due leggi recanti norme a tutela della salute dei cittadini e precisamente la L.r. 31 ottobre 2000 n. 30, “Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell’ambiente dall’inquinamento elettromagnetico” e la L.r. 9 maggio 2001 n. 15 “Disposizioni in materia di inquinamento acustico".
Nella regione Friuli-Venezia-Giulia è stata approvata la L.r. 8 agosto 2000, n. 15 “Norme per l’introduzione dei prodotti biologici, tipici e tradizionali nelle mense pubbliche e per iniziative di educazione alimentare”. Inoltre, sono pertinenti alla sanità la L.r. 11 settembre 2000, n. 18 “Assestamento del bilancio 2000 e del bilancio pluriennale 2000-2002, la L.r. 2 maggio 2001, n. 14, “Rappresentanza delle categorie protette presso la pubblica amministrazione” e la L.r. 26 febbraio 2001, n. 4 “Disposizioni per la formazione del bilancio pluriennale ed annuale della regione (Legge finanziaria 2001)”
Nella regione Lazio nel periodo di riferimento è stata pubblicato un solo provvedimento legislativo in materia di sanità e precisamente la L.r. 18 aprile 2000, n. 24 "Disciplina della composizione, della durata in carica e delle modalità di elezione del Consiglio dei Sanitari delle ASL e delle Aziende Ospedaliere. Modifiche alla legge regionale 16 giugno 1994, n. 18 e successive modificazioni";
Nella regione Liguria sono state emanate tre leggi in campo sanitario: L.r. 18 dicembre 2000 n. 45 "Modifica alla legge regionale 21 giugno 1999 n. 18" (adeguamento delle discipline e conferimento delle funzioni agli enti locali in materia di ambiente, difesa del suolo ed energia), la L.r. 24 gennaio 2001 n. 3 "Norme per l’istituzione ed il funzionamento del dipartimento regionale di genetica" e, infine, la L.r. 2 aprile 2001 n. 7 "Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 10 febbraio 1999 n, 5" (attribuzione agli enti locali e disciplina generale dei compiti e delle funzioni amministrative conferite alla regione dal D.Lgs. 112/1998 nelle materie tutela della salute e servizi sociali)).
Nella Lombardia nel periodo di riferimento sono state emanate le seguenti leggi: la L.r. 11/2001 “Norme sulla protezione ambientale dall’esposizione a campi elettromagnetici indotti da impianti fissi per le telecomunicazioni e per la radiotelevisione“; la L.r. 26/2000 “Riordinamento dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna ai sensi del D.Lgs. 30 giugno 1993, n. 270 (Riordinamento degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali a norma dell’art. 1, comma 1, lett. h) della legge 23 ottobre 1992, n. 421)”; la L.r. 10/2001 “Utilizzazione a fini umanitari del patrimonio mobiliare dismesso della Aziende sanitarie“; la L.r. 3/2001 “Modifiche ed integrazioni a disposizioni legislative regionali in materia di assetto istituzionale, sviluppo economico, territorio e ambiente e infrastrutture e servizi alla persona, finalizzate all’attuazione del DPEFR ai sensi dell’art. 9-ter della L.r. 34/1978”; la L.r. 6/2001 “Modifiche alla legislazione per l’attuazione degli indirizzi contenuti nel documento di programmazione economico-finanziaria regionale – Collegato ordinamentale 2001”. Infine, la L.r. 11/2001 tutela la salubrità e la sicurezza della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici e detta indirizzi sull’ubicazione e il risanamento degli impianti per la telecomunicazione e la radiotelevisione; la L.r. 26/2000 riordina l’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna.
Nella regione Marche le leggi approvate nel settore sanitario durante il periodo di riferimento sono tre: la L.r. n.3 del 2001 “Integrazioni all’art.28 della L.r. 16 marzo 2000, n.20 sull’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie e socio-sanitarie, che modifica la disposizione transitoria della L.r. 20/2000 prevedendo che le strutture autorizzate successivamente all’entrata in vigore della medesima legge possano chiedere l’accreditamento provvisorio. Viene in tal maniera equiparata la posizione giuridica di dette strutture e di quelle autorizzate precedentemente all’entrata in vigore della L.r. 20/2000, la L.r. n. 4 del 2001 che introduce la gratuità delle prestazioni di emergenza e di pronto soccorso; la L.r. n. 6 del 2001 “Modificazioni alla L.r. 3 marzo 1997 n. 20 concernente norme per l’organizzazione e la gestione dell’Istituto zooprofilattico e sperimentale dell’Umbria e delle Marche “.
Nel Molise, l’unica legge regionale approvata nel periodo di riferimento avente una qualche attinenza con il settore della sanità è la L.r. 28 febbraio 2001, n. 2, che prevede un contributo finanziario una tantum a favore del Comitato provinciale di Campobasso della Croce Rossa Italiana.
Nel periodo considerato non sono state emanate leggi regionali in campo sanitario nella regione Piemonte. Sono in corso, con predisposizione di disegni di legge o di deliberazioni: l'adozione del Piano socio-sanitario regionale; l'istituzione della Conferenza permanente programmazione sanitaria; l'articolazione delle ASL in distretti; l'istituzione della Agenzia per la gestione patrimoniale delle ASL; il raccordo degli Istituti zooprofilattici interregionali; la disciplina dell'organizzazione e funzionamento dei comitati etici presso le ASL.
Nella provincia autonoma di Trento la legge organica sul sistema sanitario provinciale è la L.p. 10 del 1993, più volte modificata e integrata. Sono in istruttoria legislativa presso la commissione competente alcuni disegni di legge (di iniziativa della Giunta e consiliare), che puntano ad un aggiornamento complessivo di questa disciplina, recependone i principi delle leggi statali, pur con soluzioni strutturali e organizzative fra loro diverse.
Nella regione Puglia, nel periodo di riferimento sono state adottate le seguenti leggi regionali: la L.r. 30 novembre 2000, n. 17, “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi in materia di tutela ambientale”; la L.r. 30 novembre 2000, n. 21 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi in materia di salute umana e di sanità veterinaria”; L.r. 22 dicembre 2000, n. 28 “ "Variazione al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2000”; la L.r. 31 maggio 2001, n. 14 “Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2001 e bilancio pluriennale 2001-2003”.
In Sardegna non è stata approvata alcuna legge organica attinente al settore sanitario
In Sicilia, nel periodo che va dal maggio del 2000 al maggio del 2001 l’Assemblea regionale siciliana ha approvato 3 leggi: la L.r. n. 15/00 “Istituzione dell’anagrafe canina e norme per la tutela degli animale da affezione e la prevenzione del randagismo”; la L.r. n. 36/00 “Norme concernenti la medicina dello sport e la tutela sanitaria delle attività sportive. Proroga del termine per la gestione del sistema di emergenza e del numero unico 118, di cui al comma 1 dell’articolo 39 della L.r. n. 30/97”; la L.r. 4/01 “Norme in sostegno delle attività del consiglio regionale dell’Unione italiana ciechi. Istituzione del centro Helen Keller di Messina. Incremento della produzione della stamperia regionale BRAILLE di Catania”.
In Valle d’Aosta, nel corso del periodo preso in considerazione, sono state promulgate le seguenti due leggi regionali: la L.r. 21 agosto 2000, n. 29, "Intervento straordinario in materia di spesa sanitaria regionale. Modificazione alla legge regionale 3 gennaio 2000, n. 1 (Legge finanziaria per gli anni 2000-2002)", con la quale è stata rideterminata la spesa sanitaria regionale di parte corrente a carico del bilancio di previsione della regione per l'anno 2000; la L.r. 21 agosto 2000, n. 31, che ha disciplinato l'installazione e l'esercizio degli impianti per radiotelecomunicazioni, anche con riferimento alla finalità della tutela della salute della popolazione.
Infine nel Veneto nel periodo considerato sono state approvate: la L.r. 22/2000 “Iniziative regionali per la promozione ed il sostegno del volontariato in occasione dell'anno 2001 anno internazionale del volontariato” che in occasione della proclamazione dell'anno 2001 “Anno internazionale del volontariato” da parte dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, prevede il sostegno per iniziative, progetti e manifestazioni del volontariato volte, in particolare, all'approfondimento dei rapporti tra le generazioni e tra le culture internazionali in materia di solidarietà sociale, all'analisi delle relative tematiche giuridiche e sociali, alla conoscenza e divulgazione delle origini della solidarietà nel Veneto, nonché all'analisi delle prospettive di sviluppo degli organismi del volontariato in rapporto con le altre forme del no profit e con gli enti operanti in ambito nazionale e internazionale con uno stanziamento di 800 milioni; la L.r. 12/2001 “Iniziative regionali per la qualificazione della carne bovina" che prevede interventi diretti a stabilizzare gli assetti economici delle imprese del settore bovino da carne e qualificarne la produzione e la commercializzazione in funzione delle maggiori esigenze di tutela ed informazione del consumatore (in particolare si promuove ed incentiva un sistema di etichettatura facoltativa per favorire la rintracciabilità dell’origine di tutta la filiera delle carni bovine), con uno stanziamento di 20 miliardi.
Da questa descrizione panoramica dell’attività legislativa regionale emerge che alcune materie sono del tutto assenti, per esempio personale, convenzioni, ospedali. Delle materie per le quali sono state avviate iniziative legislative, alcune sono maggiormente rappresentate, in particolare ambiente, SSN, assistenza, finanziamento e contributi, veterinaria e zootecnica. Per altre materie è stato approvato un numero esiguo di leggi. In termini di volume della legislazione approvata durante il periodo di riferimento ed escludendo leggi di attuazione di leggi nazionali e di programmazione, risultano molto attive la regione Calabria e la regione Lombardia. Altre regioni, quali Basilicata, Piemonte, e le province autonome di Trento, Bolzano, sono state relativamente inattive. Non e stata presa in considerazione la Campania, che non ha fornito informazioni in proposito.
Dall’analisi per materia sopra illustrata emergono alcune osservazioni. In primo luogo, il diverso volume di legislazione approvata può dipendere, almeno in parte, dal fatto che le singole regioni si trovavano in fasi diverse dei cicli legislativi riguardanti gli specifici problemi in questione. Inoltre dai dati non si può dedurre che alcune regioni siano più o meno attive in campo legislativo rispetto ad altre regioni.
Emerge comunque una seconda e più interessante osservazione: data l’importanza finanziaria e politica del settore sanitario e data la notevole autonomia di cui le regioni già godono in questo settore, si sarebbe forse potuta ipotizzare a priori un’attività legislativa molto più intensa da parte di tutte le regioni. Invece si è verificato il contrario: l’attività legislativa di tutte le regioni, senza alcuna eccezione, è di modesta dimensione: nessuna regione ha approvato più di sette leggi nel periodo di riferimento, mentre alcune regioni non ne hanno approvato alcuna. Parimenti, mentre per alcune materie sono state approvate complessivamente da sei ad otto leggi, per altre materie non si è registrata alcuna attività legislativa.
Tutto ciò si presta a varie interpretazioni: che le regioni almeno nel settore comunitario si servano di strumenti di policymaking non legislativi quali le deliberazioni del Consiglio o della Giunta; e/o che almeno alcune regioni siano relativamente inattive nella formulazione delle politiche sanitarie; e/o che le regioni interpretino il loro ruolo nel processo di policymaking come agenti del governo centrale per l’attuazione delle politiche di questo ultimo; e/o che le regioni facciano policy tramite l’attività di programmazione.
Queste ultime due ipotesi sembrano almeno in parte confermate dall’analisi che segue.

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