7.4.1 Approvazione del Piano sanitario regionale
La regione Abruzzo non ha approvato un Piano sanitario regionale nel periodo di riferimento. Il Piano sanitario regionale per il triennio 1999/2001 è stato approvato con la L.r. 2 luglio 1999, n. 37.
Nel caso della Basilicata il Piano sanitario regionale 1997/1999 è scaduto e si sta predisponendo il nuovo Piano che dovrebbe riguardare il periodo 2001-2003.
Un notevole ritardo si deve registrare, invece, nell’approvazione del Piano sanitario regionale della Calabria. E’ ancora vigente, infatti, quello relativo al periodo 1995-1997, approvato con L.r. del 3 marzo.1995 n. 9, aggiornato ed integrato con le L.r. 37/96 e 38/96, che disciplinano, rispettivamente, la ricerca e lo studio in materia di patologie neurogenetiche e in materia di epilessie. Tuttavia il Piano sanitario regionale per l’anno 1998-2000 dovrebbe trovarsi in fase di ultimazione, in quanto già elaborato da un’apposita Commissione istituita presso il Dipartimento regionale alla sanità; (dovrebbe divenire legge regionale entro il corrente anno).
Per quanto riguarda il Friuli-Venezia-Giulia, con Deliberazione della Giunta regionale n. 734 del 9 marzo 2001 è stato adottato il Piano di intervento a medio termine (PIMT) per l’assistenza sanitaria e per le aree ad alta integrazione socio-sanitaria per il 2000-2002.
Per il Lazio ad oggi non risulta essere stato adottato il Piano sanitario regionale.
Nella Liguria la L.r. 24 marzo 2000 n. 25 "Disciplina dell’organizzazione del servizio sanitario regionale" ha dato attuazione al D.Lgs. 229/1999 operando una consistente abrogazione delle norme previgenti ed una sostanziale delegificazione, disponendo che il Piano sanitario regionale disciplini ampi settori della materia, attenendosi ai principi contenuti nel D.Lgs. 502/1992, come modificato dal D.Lgs. 229/1999.
La regione Lombardia non ha approvato un Piano sanitario regionale nel periodo di riferimento.
Nelle Marche risulta ancora vigente il Piano sanitario regionale approvato con L.r. 20 ottobre 1998, n. 30 per il periodo 1998-2000.
Nel caso del Molise, l’ultimo Piano sanitario approvato è quello per il triennio 1997-1999.
In Piemonte il Piano socio-sanitario regionale risulta in corso di adozione.
La provincia autonoma di Bolzano ha approvato il Piano sanitario provinciale 2000-2002 con delibera della Giunta provinciale.
L’ultimo Piano sanitario della provincia autonoma di Trento, relativo al periodo 1998/2000, presentato al Consiglio il 14 giugno 1999, non è stato mai adottato, ad esclusione della parte concernente la rete ospedaliera, approvata con un provvedimento stralcio.
Nella regione Sardegna l’ultimo atto di programmazione adottato riguarda la razionalizzazione dei servizi ospedalieri, come stralcio del Piano sanitario regionale, ai sensi dell’articolo 1, co. 2 ter del D.L. 17 maggio 1996, n. 280, convertito nella L. 20 luglio 1996, n. 382, ed è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 22 luglio 1998.
Il Piano sanitario regionale della Sicilia è stato approvato con iter complesso che ha visto il coinvolgimento della VI Commissione legislativa permanente, che ha espresso un dettagliato parere sullo stesso, con decreto del Presidente della regione pubblicato nella GURS n. 26 del 2 giugno 2001, parte I (allo stesso è stata poi apportata una errata corrige pubblicata nella GURS n. 29 del 16/6/2000, parte I).
La regione Umbria non ha predisposto un Piano sanitario regionale nel periodo in considerazione.
Per la Valle d’Aosta il Piano sanitario regionale vigente è stato approvato con la L.r. 16 aprile 1997, n. 13. Il piano per il triennio 1997-1999 è stato poi prorogato dalla L.r. 5/2000. Attualmente è in fase di esame in commissione consiliare il Piano sanitario regionale per il 2002-2004.
In Toscana, come si è già detto, il Consiglio regionale ha approvato (il 5/6/2001) il piano regionale integrato sociale valido per l’anno 2001. In sostanza la regione si orienta verso un atto di programmazione unico per le politiche sociali e socio-sanitarie, in un'ottica di indirizzi e criteri direttivi forniti ai Comuni quali soggetti gestori del welfare.
La regione Veneto non ha approvato un Piano sanitario regionale nel periodo di riferimento.
Nel caso della Basilicata il Piano sanitario regionale 1997/1999 è scaduto e si sta predisponendo il nuovo Piano che dovrebbe riguardare il periodo 2001-2003.
Un notevole ritardo si deve registrare, invece, nell’approvazione del Piano sanitario regionale della Calabria. E’ ancora vigente, infatti, quello relativo al periodo 1995-1997, approvato con L.r. del 3 marzo.1995 n. 9, aggiornato ed integrato con le L.r. 37/96 e 38/96, che disciplinano, rispettivamente, la ricerca e lo studio in materia di patologie neurogenetiche e in materia di epilessie. Tuttavia il Piano sanitario regionale per l’anno 1998-2000 dovrebbe trovarsi in fase di ultimazione, in quanto già elaborato da un’apposita Commissione istituita presso il Dipartimento regionale alla sanità; (dovrebbe divenire legge regionale entro il corrente anno).
Per quanto riguarda il Friuli-Venezia-Giulia, con Deliberazione della Giunta regionale n. 734 del 9 marzo 2001 è stato adottato il Piano di intervento a medio termine (PIMT) per l’assistenza sanitaria e per le aree ad alta integrazione socio-sanitaria per il 2000-2002.
Per il Lazio ad oggi non risulta essere stato adottato il Piano sanitario regionale.
Nella Liguria la L.r. 24 marzo 2000 n. 25 "Disciplina dell’organizzazione del servizio sanitario regionale" ha dato attuazione al D.Lgs. 229/1999 operando una consistente abrogazione delle norme previgenti ed una sostanziale delegificazione, disponendo che il Piano sanitario regionale disciplini ampi settori della materia, attenendosi ai principi contenuti nel D.Lgs. 502/1992, come modificato dal D.Lgs. 229/1999.
La regione Lombardia non ha approvato un Piano sanitario regionale nel periodo di riferimento.
Nelle Marche risulta ancora vigente il Piano sanitario regionale approvato con L.r. 20 ottobre 1998, n. 30 per il periodo 1998-2000.
Nel caso del Molise, l’ultimo Piano sanitario approvato è quello per il triennio 1997-1999.
In Piemonte il Piano socio-sanitario regionale risulta in corso di adozione.
La provincia autonoma di Bolzano ha approvato il Piano sanitario provinciale 2000-2002 con delibera della Giunta provinciale.
L’ultimo Piano sanitario della provincia autonoma di Trento, relativo al periodo 1998/2000, presentato al Consiglio il 14 giugno 1999, non è stato mai adottato, ad esclusione della parte concernente la rete ospedaliera, approvata con un provvedimento stralcio.
Nella regione Sardegna l’ultimo atto di programmazione adottato riguarda la razionalizzazione dei servizi ospedalieri, come stralcio del Piano sanitario regionale, ai sensi dell’articolo 1, co. 2 ter del D.L. 17 maggio 1996, n. 280, convertito nella L. 20 luglio 1996, n. 382, ed è stato approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 22 luglio 1998.
Il Piano sanitario regionale della Sicilia è stato approvato con iter complesso che ha visto il coinvolgimento della VI Commissione legislativa permanente, che ha espresso un dettagliato parere sullo stesso, con decreto del Presidente della regione pubblicato nella GURS n. 26 del 2 giugno 2001, parte I (allo stesso è stata poi apportata una errata corrige pubblicata nella GURS n. 29 del 16/6/2000, parte I).
La regione Umbria non ha predisposto un Piano sanitario regionale nel periodo in considerazione.
Per la Valle d’Aosta il Piano sanitario regionale vigente è stato approvato con la L.r. 16 aprile 1997, n. 13. Il piano per il triennio 1997-1999 è stato poi prorogato dalla L.r. 5/2000. Attualmente è in fase di esame in commissione consiliare il Piano sanitario regionale per il 2002-2004.
In Toscana, come si è già detto, il Consiglio regionale ha approvato (il 5/6/2001) il piano regionale integrato sociale valido per l’anno 2001. In sostanza la regione si orienta verso un atto di programmazione unico per le politiche sociali e socio-sanitarie, in un'ottica di indirizzi e criteri direttivi forniti ai Comuni quali soggetti gestori del welfare.
La regione Veneto non ha approvato un Piano sanitario regionale nel periodo di riferimento.
