Complessivamente dalle informazioni raccolte emerge una situazione a macchia di leopardo dove in alcuni casi le regioni sembrano avere previsto una politica di interventi organica ed anticipatrice delle disposizioni nazionali, in altri casi gli interventi normativi sembrano rispondere più alla soluzione di situazioni contingenti e non inseriti in un quadro organico, è il caso di atti normativi che disciplinano specifici settori anche in modo articolato (infanzia, handicap, anziani, volontariato etc), aspetto questo che talvolta contrasta con l’assenza di una normativa organica regionale dell’area sociale. Infine in alcune regioni sembra emergere una situazione di totale carenza normativa e mancata programmazione di interventi.
Appare tuttavia necessario ribadire che tali conclusioni possono essere considerate meramente indicative in considerazione dei forti limiti dell’indagine, riportati nelle osservazioni metodologiche, ma possono costituire la base informativa su cui poter sviluppare uno studio più approfondito sullo stato di sviluppo delle politiche e degli interventi nel settore del sociale nelle regioni italiane anche alla luce degli ormai imminenti atti di recepimento, da parte delle regioni, della normativa nazionale, completata dai successivi atti di attuazione.

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