Pur non analizzando la disciplina dei singoli atti contenuta nei nuovi Statuti, apprendiamo che in otto Statuti su nove il Consiglio esercita ancora funzioni sia di indirizzo che di controllo; la maggioranza dei Consigli, non solo intende rafforzare la propria attività ispettiva di controllo e di vigilanza sulla Giunta, ma non vuole dismettere - con l'eccezione ligure - la funzione di indirizzo (1).
Nel corso della legislatura appena trascorsa si è registrato un esercizio significativo della funzione di indirizzo da parte dei Consigli: in particolare nel 2003 si sono registrate quantità di atti presentati molto superiori a quelle segnalate nel 2004, ad eccezione che nelle Province autonome e in Valle d’Aosta (2).
I valori percentuali degli atti di indirizzo approvati, inoltre, raggiungono almeno nell’arco di tempo 2003-2005 una media complessiva di poco superiore al 50 per cento, con un lieve calo nel 2004; si passa dalla totalità di atti approvati in Sardegna nel 2004, alle percentuali di approvazione intorno al 5 per cento nel biennio 2003-2004 in Sicilia.
Ben più attiva è stata la funzione di controllo svolta dai Consigli nei confronti delle Giunte. Nel 2004 gli atti di sindacato ispettivo sono ulteriormente aumentati raggiungendo numeri in termini assoluti rilevanti. Le Giunte conseguentemente hanno progressivamente assolto con più costanza al loro dovere di dare risposta alle richieste consiliari (3).
La sensibilità istituzionale e politica delle Giunte peraltro non ha sempre reso merito all'attività né ispettiva né di indirizzo dei Consigli: si è segnalata un'insufficiente dialettica tra esecutivo e Assemblea regionale sia per la scarsa partecipazione del Presidente alle discussioni su atti di indirizzo sia per la difficoltà ad ottenere in aula risposta agli atti di sindacato ispettivo.

(1) Cfr. art. 16 st. Calabria; art. 27 st. Emilia-Romagna; art. 23 st. Lazio; art. 16 st. Liguria; art. 21 st. Marche; art. 26 st. Piemonte; art. 22 st. Puglia; art. 11 st. Toscana; art. 43 st. Umbria.

(2) Cfr. i relativi prospetti.

(3) Nella Regione Trentino Alto-Adige, che non figura nella tabella allegata per un problema di tempi nella composizione del presente rapporto, nel corso del 2004 sono state presentate 68 interrogazioni ed interpellanze e ne sono state discusse 61; nei primi mesi del 2005 sono state presentate e discusse 19 interrogazioni ed interpellanze. Gli atti di indirizzo presentati sono rispettivamente pari ad 11 nel 2004 e a 7 nei primi mesi del 2005; gli atti discussi sono stati 6 nel 2004 e 9 nei primi mesi del 2005.

TRATTO DA

Rapporto sulla legislazione regionale 2004-2005

2. RAPPORTI TRA GIUNTA E CONSIGLIO  (Laura Ronchetti)

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