Dall'analisi dei dati relativi al quesito circa gli atti non legislativi del Consiglio regionale e, se conosciuti, della Giunta regionale, adottati in attuazione di politiche comunitarie, è emerso un interesse da parte delle Regioni, le quali hanno risposto alla domanda posta dal questionario, in misura rilevante in termini sia di numero (Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Valle d'Aosta), sia di approfondimento delle informazioni fornite. Ciò ha consentito di effettuare anche un'elaborazione dei dati del questionario in relazione agli atti indicati dalle Regioni ed alla tipologia degli stessi.
Tra queste Regioni, alcune hanno, però, risposto in maniera negativa. Ad esempio, la Lombardia ha specificato che non esistono atti non legislativi del Consiglio regionale, direttamente attuativi di politiche comunitarie, precisando che vi sono atti "indirettamente" attuativi. La stessa Regione ha anche messo in rilievo che, per quanto riguarda gli atti della Giunta regionale, non vi sono state comunicazioni formali in merito. La Sardegna ha, invece, evidenziato che non vi è alcun atto non legislativo, del Consiglio regionale o della Giunta regionale, adottato in attuazione di politiche comunitarie.
La maggior parte delle Regioni e delle Province autonome (Basilicata, Lazio, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d'Aosta) ha, invece, informato sugli atti richiesti, facendo riferimento principalmente alle delibere della Giunta regionale (Basilicata, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d'Aosta); segnalando, in prevalenza, le delibere della Giunta regionale (Lazio, Marche e Umbria); indicando esclusivamente le delibere del Consiglio regionale (Emilia-Romagna); evidenziando differenti tipologie di atto (Campania: regolamenti della Giunta regionale; Toscana: risoluzioni e comunicazioni); mettendo in rilievo l'attività svolta dalla Commissione "Speciale per le Politiche Europee, Internazionali e per i Programmi della Commissione europea" (Abruzzo).

In particolare:
- La Basilicata, il Molise, il Piemonte, la Provincia autonoma di Bolzano e la Valle d'Aosta hanno segnalato solo delibere della Giunta regionale. A titolo di esempio, la Regione Basilicata ha indicato, per il 2004, due delibere della Giunta Regionale riguardanti, rispettivamente, una proposta di revisione del POR Basilicata 2000/2006, con particolare riferimento alla presa d'atto delle decisioni assunte dal Comitato di Sorveglianza, in merito alle forme di intervento comunitario, nella seduta del 30.6.2004 (D.G.R. n. 1986 del 3.9.2004); nonché, una proposta di modifica e di integrazione del Complemento di Programmazione del POR Basilicata 2000-2006, da parte del Comitato di Sorveglianza, nella seduta del 16.9.2004 (D.G.R. n. 2733 del 29.11.2004).
Per quanto riguarda il 2005, la Basilicata ha, invece, segnalato quattro delibere della Giunta regionale, evidenziando, per tre di esse, anche gli atti comunitari di riferimento. In particolare, le delibere della Giunta regionale, rispettivamente, n. 274 del 9.2.2005 e n. 937 del 15.2.2005, riguardanti il Programma Regionale di Azioni Innovative FERS "Territorio di Eccellenza", le quali hanno, come riferimento comunitario, la "Nota della Commissione europea REGIO. C3/VCD (2004) 8401 del 26/10/2004"; mentre la delibera della Giunta regionale n. 336 del 15.2.2005, relativa alla presa d'atto della Commissione europea rispetto alla modifica del POR, ha come riferimento comunitario la "Decisione CE C (2004) 5450 del 20 dicembre 2004". Infine, è stata indicata la delibera della Giunta regionale n. 300 dell'11.2.2005, riguardante le procedure e gli adempimenti connessi all'ammissione a finanziamento e alla realizzazione di interventi infrastrutturali, finanziati con risorse comunitarie, gestite dall'Amministrazione regionale.
La Regione Molise ha evidenziato cinque delibere della Giunta regionale, di cui quattro riferite al 2004 ed una al 2005. L'oggetto di tali delibere è l'Iniziativa comunitaria Interreg III A Transfrontaliero adriatico. In particolare, per quanto riguarda le delibere del 2004, una concerne l'approvazione delle bozze di convenzione e l'impegno della quota di cofinanziamento regionale (delibera della Giunta regionale n. 975 del 12 luglio 2004); mentre le altre tre sono relative al Progetto ARCO (Adriatic Regions Counterguarantee Fund) a favore delle PMI (delibera della Giunta regionale n. 1556 del 30.11.2004), ai Progetti ENERWOOD e CULTURADRIA (delibera della Giunta regionale n. 1720 del 17.12.2004) e al Progetto MEM: Affidamento (delibera della Giunta regionale n. 1721 del 17.12.2004).
La delibera del 2005 concerne l'adozione del nuovo programma di prossimità (delibera della Giunta regionale n. 162 del 28.3.2005) ed ha, quale riferimento comunitario, la Decisione C (2004) 5554.
Dalle informazioni fornite dalla Regione Piemonte, si evince che sia nel 2004, sia nel 2005, il Consiglio regionale non ha adottato atti non legislativi, in attuazione di politiche comunitarie.
La stessa Regione ha, invece, evidenziato gli atti non legislativi più significativi adottati dalla Giunta regionale, indicando alcune delibere selezionate dalla Sezione seconda "Classificazione delle leggi e dei regolamenti sia per macrosettori, sia per materie", con particolare riferimento ai settori "Agricoltura", "Attività produttive" e "Lavori pubblici, governo del territorio, ambiente e protezione civile".
In particolare, in relazione al settore "Agricoltura", sono state indicate cinque delibere della Giunta regionale (quattro nel 2004 e una nel 2005). Le delibere del 2004 fanno riferimento al Regolamento (CE) n.1257/99 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEOGA) (delibere n.42 - 11890 del 2.3.2004 e n.11765 del 16.2.2004), al Programma europeo Interreg Spazio Alpino (delibera n.44-12523 del 18.5.2004) e al Regolamento (CE) n.1221/97 relativo alla produzione e commercializzazione del miele (delibera n.11764 del 16.2.2004); mentre quella del 2005 riguarda l'Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo (delibera n. 14716 del 9.2.2004).
Relativamente al settore "Attività produttive", sono state evidenziate, nel 2004, quattro delibere della Giunta regionale concernenti il Regolamento (CE) n.1260/99 recante disposizioni generali sui fondi strutturali, con particolare riferimento al DOCUP Obiettivo 2 e al Complemento di programmazione (delibere n.55-11963 dell'8.3.2004; n.19-12430 del 3.5.2004; n.67-12783 del 14.6.2004; n.68-12965 del 5.7.2004).
Per quel che riguarda il settore "Lavori pubblici, governo del territorio, ambiente e protezione civile", sono state segnalate, nel 2004, due delibere della Giunta regionale e, in particolare, la n.53/11769 del 16.2.2004 relativa all'attuazione della Direttiva 2000/53/CE sui veicoli fuori uso e la n.12-12040 del 23.3.2004 riferita all'approvazione del programma per la decontaminazione e/o smaltimento degli apparecchi contenenti PCB, ai sensi della Direttiva 96/59/CE, concernente lo smaltimento dei policlorodifenili e dei policlorotrifenili (PCB/PCT).
Anche la Provincia autonoma di Bolzano ha messo in rilievo due delibere della Giunta Provinciale, tra cui la n. 1549 del 10.5.2004 relativa al settore agricolo, precisando, per quel che riguarda il riferimento comunitario, che tale delibera contiene i criteri per la concessione di contributi (art. 5-quater della l.p. n.10/1999) e per le incentivazioni in conformità con l'art.13 del Reg. (CE) n.1/2004 che disciplina gli aiuti di Stato alle imprese agricole. Inoltre, ha evidenziato la delibera della Giunta Provinciale n. 2914 dell'11.8.2004 riguardante il programma per lo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB/PCT. In questo caso, l'atto comunitario di riferimento è la Direttiva 96/59/CEE, recepita con Decreto legislativo 22 maggio 1999, n. 209 (art.4).
La Regione Valle d'Aosta ha indicato, per il 2004, nove delibere della Giunta regionale; mentre per il 2005, non ha fornito alcuna informazione. In particolare, ha segnalato la delibera n. 955/04 riguardante le attività di controllo relative ai programmi comunitari Interreg III A Italia-Francia (ALCOTRA) e Italia-Svizzera 2000-2006 (riferimento comunitario "Reg. CE n. 481/01, artt. 7, 10, 15 e 19"); nonché, la delibera n. 2193/04 concernente l'approvazione della proposta progettuale ALPTER, nell'ambito del Programma Interreg III B Spazio Alpino (riferimento comunitario "Decisione della Commissione europea C (2001) 4017 del 19/12/2001").
Inoltre, la delibera n. 2434/04, relativa al funzionamento dell'Ufficio di rappresentanza e di assistenza tecnica a Bruxelles; mentre la delibera n. 4027/04 riguardante la presentazione di proposte, da parte della Regione, per la creazione di strutture ospitanti le antenne di informazione della rete Europe Direct (riferimento comunitario "COM (2004) n. 196 del 20/4/2004").
Infine, le delibere nn. 3018 e 4026 del 2004, relative alla politica di coesione (riferimento comunitario "COM (2004) n. 492 del 14/7/2004"). In particolare, la delibera n. 3018 concernente la realizzazione, tramite le Università di Trento, del Molise e della Valle d'Aosta, nell'ambito del Gruppo di contatto per la riforma della politica di coesione 2007/13, di uno studio relativo alla quantificazione dei sovracosti legati al territorio montano; mentre la delibera n. 4026, relativa alla costituzione di organismi incaricati di proporre la strategia unitaria regionale per le politiche di sviluppo cofinanziabili dai fondi strutturali e dal fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale 2007/13. Sono state segnalate, inoltre, la delibera n.956 del 5.4.2004, riguardante la definizione delle modalità di applicazione ai programmi interessanti la Regione, nel periodo 2000-2006, del Reg. CE n.1681/94 relativo alle irregolarità e al recupero delle somme indebitamente pagate nell'ambito del finanziamento delle politiche strutturali, nonché di un sistema di informazione in questo settore (riferimento comunitario Reg. CE n. 1681/94, artt. 3, 5 e 6); la delibera n.1643 del 24.5.2004, concernente l'approvazione delle Direttive regionali per la realizzazione di attività cofinanziate dal fondo sociale europeo - programmazione 2000-2006, Obiettivo 3 (riferimento comunitario Reg. CE n. 1784/99, Reg. CE n.1260/99 e Decisione CE n.2067/2000) e la delibera n. 4727 del 20.12.04 relativa all'aggiornamento del Docup Ob.2 2000-2006 e del sostegno transitorio per il periodo 2000-2005 (il riferimento comunitario è il Reg. CE n.1260/99, art.14, par. 2, Decisione CE C (2001) 2021 del 19/9/2001).
Da precisare che la Regione Valle d'Aosta ha messo in evidenza, nelle annotazioni, che sono stati inclusi nell'elenco i principali provvedimenti di carattere generale; ma, che non sono stati considerati quelli attuativi dei singoli programmi redatti in applicazione del Reg. (CE) n.1260/99, recante "Disposizioni generali sui fondi".

- Altre Regioni hanno segnalato, in prevalenza, le delibere della Giunta regionale (Lazio, Marche e Umbria).
La Regione Lazio ha messo in rilievo, per il 2004, undici delibere della Giunta regionale ed una delibera del Consiglio, riguardante la ratifica di una delibera della Giunta regionale sulla revisione di metà periodo del Docup Obiettivo 2 Lazio 2000/2006 (1).
In particolare, la delibera della Giunta n. 896/2004 rettifica la delibera n. 740/2004, riguardante il settore della pesca (SFOP). I riferimenti comunitari, inclusi nel testo della delibera, sono il Reg. (CE) n.1263/99 e il Reg. (CE) n.2792/99.
Sono, invece, relative al settore agricolo, le delibere n. 163/2004 e n. 404/2004, che hanno come riferimento comunitario il Reg. (CE) n.1257/99 (PSR 2000-2006). Inoltre, la delibera n.183/2004, che si occupa dell'Iniziativa Comunitaria Leader Plus e, principalmente, del programma regionale Lazio 2000-2006; la delibera n.29/2004 riguardante la produzione di vino da commercializzare; la delibera n. 843/2004 relativa alle procedure amministrative per il riconoscimento dello stabilimento per l'elaborazione di mosto di uve e la delibera n. 676/2004, concernente la classificazione delle varietà di vite e il Registro regionale (per entrambe queste due delibere, il riferimento comunitario è il Reg. CE n. 1493/99; tuttavia, per la n. 676 viene indicato anche il Reg. CE n. 1227/00).
Altre due delibere si occupano, rispettivamente, dell'individuazione delle zone vulnerabili da nitrati di origine agricola (delibera n. 767/2004 che ha come riferimento comunitario la Direttiva 91/676/CEE) e dell'attribuzione di determinate quantità ai produttori della Regione Lazio (delibera n. 1115/2004 che ha come riferimento comunitario il Reg. CE n. 1788/2003).
La delibera della Giunta regionale n. 725/2004 e la delibera del Consiglio regionale n. 180/2004 si riferiscono, rispettivamente, al POR Ob.3 FSE 2000-2006 (annualità 2003-2006) e al DOCUP Obiettivo 2 Lazio 2000/2006 (revisione di metà periodo) (Reg. CE n. 1260/99).
Per il 2005, la Regione Lazio ha segnalato solo la delibera n. 93/2005 riguardante le quote-latte.
La Regione Marche ha indicato, per il 2004, una delibera amministrativa concernente la modifica, a seguito delle osservazioni della Commissione europea, del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006, redatto ai sensi del Reg. (CE) n.1257/99, nonché cinque delibere della Giunta regionale, che hanno come riferimento comunitario il Reg. (CE) n.1260/99. Queste ultime sono, in particolare, la delibera n. 715/04, che riguarda la revisione di metà periodo del Docup Ob.2 (art. 14 del Reg. CE n.1260/99); la delibera n. 714/04, consistente nella presa d'atto del Complemento di programmazione, confermato dal Comitato di sorveglianza, e la delibera n. 713/04, relativa alla presa d'atto della Commissione europea, recante modifica della decisione istitutiva del programma. Infine, due delibere (nn. 871/04 e 943/04) concernenti il FSE-POR Obiettivo 3-2000/2006 e il rispettivo Complemento di programmazione (art. 14 del Reg. CE n.1260/99).
Per quanto riguarda il 2005, le Marche hanno segnalato solo una delibera della Giunta regionale n. 439/05, riguardante la presa d'atto della Decisione della Commissione europea, che modifica il Docup per gli interventi strutturali nel settore della pesca per le Regioni fuori Obiettivo 1 in Italia, del relativo Complemento di programmazione e del piano finanziario della Regione (Reg. CE n. 2792/99 e s.m.i.).
L'Umbria ha, invece, indicato, per il 2004, 65 atti regionali, di cui 54 DGR e 11 DD. In particolare, le DGR si riferiscono, principalmente, al Piano di Sviluppo Rurale (17), al POR Obiettivo 3 (13), al Docup Obiettivo 2 (6), alle Iniziative comunitarie Leader Plus (3) ed Equal (2), ai Programmi Regionali di azioni innovative Fers (2), all'Attuazione della Direttiva 96/61/CE relativa alla riduzione dell'inquinamento (2), al Docup Obiettivo 1 (1), allo SFOP - interventi in materia di pesca professionale (1), al Programma Interregionale di Sviluppo Rurale (1), al Regolamento (CE) n.1234/2003 della Commissione del 10.7.2003 "Linee applicative vincolanti in materia di sanità pubblica veterinaria" (1), al Progetto Europa GILAT (1), all'Attuazione delle misure di sostegno agli investimenti della filiera agroalimentare (1), all'Attuazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche dei rifiuti (1), al Regolamento (CE) n.998/2003 inerenti le condizioni di polizia sanitaria (1). I DD (11) si occupano, invece, del POR Obiettivo 3 (4), del Docup Obiettivo 2 (4), del Bando per la presentazione di progetti per la sicurezza delle Comunità locali (l.r.n.12/2002) (1), del Regolamento (CE) n.1221/97- azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele (1) e del Bando azioni di sistema Regione dell'Umbria 2004 (1) (2).

- Tra le altre Regioni, l'Emilia-Romagna ha indicato esclusivamente le delibere del Consiglio regionale, segnalando, in particolare, nel 2004, tre delibere, di cui una relativa al settore Agricoltura e due all'Ambiente; mentre nel 2005, una delibera del Consiglio, sempre in materia ambientale.
La delibera del Consiglio regionale n. 616 riguarda la ratifica della delibera della Giunta n. 1877 del 30.9.2004, concernente l'approvazione del Programma triennale 2005/2007, stralcio 2004/2005, sui prodotti dell'apicoltura (il riferimento comunitario è rappresentato dal Reg. CE n. 797/2004, relativo alle azioni dirette a migliorare le condizioni della produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura).
Le delibere del Consiglio regionale, che riguardano il settore ambientale, sono costituite, rispettivamente, dalla n. 633 e dalla n. 634 del 2004 e dalla n.645 del 2005. In particolare, la delibera n. 633, concernente l'adozione del Piano regionale di tutela delle acque, ha come riferimenti comunitari, la Direttiva 91/271/CEE riguardante il trattamento delle acque reflue urbane; la Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole e la Direttiva 2000/60/CE, concernente l'istituzione di un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque. Al contrario, la delibera n. 634/2004, riguardante il Piano di azione ambientale per un futuro sostenibile 2004-2006 e la delibera n. 645/2005, relativa alle linee guida per la gestione integrata delle zone costiere in Emilia-Romagna, hanno, quali riferimenti comunitari, i Regolamenti e le Direttive - richiamati direttamente all'interno del documento approvato dal Consiglio e la Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio 1600/2002/CE "Sesto programma comunitario d'azione in materia ambientale", nonché il Quadro di riferimento per l'azione comunitaria sulla gestione integrata delle zone costiere (GIZC): - Comunicazione della Commissione europea COM (2000) 547; - Raccomandazione del Consiglio e del Parlamento europeo n. 413/2002.
Da evidenziare che la Regione Emilia-Romagna ha anche fornito, nelle annotazioni, informazioni aggiuntive, precisando che gli atti non legislativi, adottati dalla Giunta, in attuazione di politiche comunitarie, non sono, di solito, oggetto di un'apposita comunicazione indirizzata al Servizio legislativo del Consiglio. D'altra parte, l'attività della Regione Emilia-Romagna, in attuazione delle politiche comunitarie, è comunicata annualmente mediante l'Eurorapporto, vale a dire uno strumento ad hoc, che viene realizzato con il concorso delle diverse Direzioni Generali e che ha lo scopo di comunicare sia all'interno, che all'esterno dell'ente. La stessa Regione ha specificato, inoltre, che l'ultimo Eurorapporto (VII) si riferisce all'anno 2003 ed è stato pubblicato nel 2004.
Per quanto riguarda, invece, il rapporto tra atti amministrativi e diritto e politiche comunitarie, la Regione ha segnalato il monitoraggio effettuato dall'Osservatorio sull'incidenza del diritto e delle politiche comunitarie, presso il Servizio legislativo del Consiglio, con riferimento alle delibere di Consiglio e di Giunta, adottate nel 2004 e nel 2005. In particolare, relativamente alle delibere del Consiglio regionale, l'incidenza rilevata, nel 2004, è risultata pari al 41 per cento (3); quella riferita al 2005 è pari al 42,8 per cento. Da precisare che si tratta di delibere inerenti i seguenti settori: ambiente, agricoltura, attività produttive, energia, turismo, ricerca e sviluppo, infrastrutture e governo del territorio. Al contrario, il dato relativo alle delibere di Giunta non è disponibile né per il 2004, né per il 2005.

- Altre Regioni (Campania e Toscana) hanno evidenziato differenti tipologie di atto. Ad esempio, la Campania ha segnalato alcuni regolamenti della Giunta regionale, mentre la Toscana ha indicato alcune risoluzioni e comunicazioni.
Infatti, la Regione Campania ha evidenziato, nel 2004, quale atto regionale, il decreto del Presidente della Giunta regionale n. 651 del 7.10.2003 e, quali atti europei di riferimento, le direttive UE in materia di PIM Feoga Fse. Inoltre, ha indicato il regolamento della Giunta regionale n.2 del 23.12.2004 e, come atto di riferimento, la legge regionale n.10/2001 "Disposizioni di finanza regionale anno 2001" (art.23). Nel 2005, ha, invece, messo in rilievo il regolamento della Giunta regionale n.2 del 24.2.2005; mentre come atto di riferimento, la legge 14.5.1981, n.219 (art.32).
La Regione Toscana ha indicato, nel 2004, quattro risoluzioni (nn. 37 e 42 del 2004 e nn. 57 e 58 del 2005) e due comunicazioni (nn. 76 e 79 del 2004). In particolare, la risoluzione n. 37, approvata nella seduta del 16.3.2004, "Linee di osservazione sul progetto di Trattato, che istituisce una Costituzione per l'Europa", su proposta della Commissione UE, e la risoluzione n. 42 del 4.2.2004 "Sull'attuale dibattito sul futuro delle politiche dell'Unione europea". Le comunicazioni segnalate, sempre nel 2004, sono state, invece, le seguenti: la comunicazione n. 79 del 30.3.2004 dell'Assessore per l'agricoltura sulla riforma della Politica Agricola Comunitaria e la comunicazione n. 76 del 21.1.2004 dell'Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro, su "Posizione della Regione Toscana in merito al dibattito sul futuro assetto del Fondo sociale europeo nel contesto generale della riforma dei fondi strutturali dell'Unione europea".
Nel 2005, le due risoluzioni messe in evidenza sono state: la risoluzione n. 58 "Sulla riforma dei fondi strutturali 2007-2013", approvata nella seduta dell'1.2.2005, su proposta della Commissione Speciale sui Rapporti con l'Unione europea e le Attività Internazionali della Regione e la risoluzione n. 57 dell'1.2.2005 su "Riconoscimento del festival Sete Sois Sete Luas, quale strumento privilegiato per favorire il dialogo interculturale tra il sud Europa e i Paesi non europei del bacino mediterraneo".

- Tra le Regioni che hanno risposto al quesito, solo la Regione Abruzzo ha fatto riferimento all'attività svolta dalla Commissione Speciale per le Politiche Europee, Internazionali e per i Programmi della Commissione europea, mettendo in rilievo che, nel 2004, tale Commissione si è occupata di alcune tematiche di rilievo, tra cui gli aiuti di Stato e l'Iniziativa Comunitaria Interreg III. In particolare, rispetto agli aiuti di Stato, ha analizzato una delibera della Giunta regionale, riguardante una proposta di revisione della carta degli aiuti di Stato a finalità regionale (ex art.87, par.3, lett. c, del TCE) (D.G.R. n. 940 del 31.10.2003), nonché l'audizione del Presidente della Giunta regionale, in merito alle prospettive di impegno e di spesa delle dotazioni comunitarie e degli aiuti di Stato stessi. Per quanto concerne, invece, l'Iniziativa Comunitaria Interreg III, ha esaminato una delibera della Giunta regionale, relativa al Programma di Iniziativa Comunitaria INTERREG III A Transfrontaliero Adriatico, con particolare riferimento agli adempimenti necessari per le attività di realizzazione dei progetti a regia regionale, approvati dal Comitato di pilotaggio il 24.5.2004 (D.G.R. n. 867 dell'8.10.2004). Anche nel 2005, la Commissione si è interessata dell'Iniziativa Comunitaria INTERREG III A Transfrontaliero Adriatico, analizzando una delibera della Giunta regionale relativa al progetto regia regionale "A.R.C.O.", per la costituzione di un Fondo di controgaranzia per le pmi delle RAI (D.G.R. n. 1026 del 15.11.2004). Nello stesso anno, la Commissione si è occupata della fase attuativa dei programmi cofinanziati, come risulta dall'esame della Nota n. 37005 dell'11.11.2004 relativa alla "Decisione della Commissione n. C (2204)3960 dell'8.10.2004 - Docup metà periodo - Docup Abruzzo 2000-2006, Attuazione al 30.09.04".

Come già precisato, le informazioni ottenute dalle Regioni hanno consentito di effettuare anche un'elaborazione dei dati del questionario rispetto al numero di atti, nonché alla tipologia degli stessi. Dall'analisi di tali dati, è emerso che il totale degli atti regionali è pari a 121 nel 2004 e a 11 nel 2005. Dei 121 del 2004, ben 65 sono stati segnalati dall'Umbria; mentre le altre Regioni ne hanno indicato un numero nettamente inferiore (12 il Lazio; 10 il Piemonte; 9 la Valle d'Aosta; 6 le Marche; 4 il Molise e la Toscana; 3 l'Emilia-Romagna; 2 l'Abruzzo, la Basilicata, la Campania e la Provincia autonoma di Bolzano). Nel 2005, invece, il numero di atti più elevato appartiene alla Regione Basilicata (4), seguita dalla Toscana (2) e dalle Regioni Campania, Emilia-Romagna, Marche, Molise e Piemonte (1). L'esame della tipologia degli atti, invece, ha fatto registrare, nel 2004, una prevalenza delle delibere della Giunta regionale (99 su 121 atti in totale). Anche in questo caso, il numero maggiore è stato segnalato dall'Umbria (54 su 99 totali), seguita dal Lazio (11), dal Piemonte (10), dalla Valle d'Aosta (9), dalle Marche (5), dal Molise (4) e dall'Abruzzo, dalla Basilicata e dalla Provincia autonoma di Bolzano (2). Le delibere del Consiglio regionale (5, di cui 4 nel 2004 e 1 nel 2005) sono state, invece, indicate dall'Emilia-Romagna (4, di cui 3 nel 2004 e 1 nel 2005) e dal Lazio (1 del 2004).
Per quanto riguarda il dato relativo ai riferimenti comunitari, è da evidenziare che, in alcuni casi, le Regioni hanno indicato, in modo esplicito, gli estremi dell'atto comunitario; mentre in altri, quest'ultimo è stato dedotto dall'oggetto degli atti regionali. Tra i riferimenti comunitari più segnalati, vi è il Regolamento (CE) n.1260/99 recante disposizioni generali sui fondi strutturali e il Regolamento (CE) n.1257/99 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEOGA). Altri riferimenti sono rappresentati, ad esempio, dal Regolamento (CE) n.1681/94, riguardante le irregolarità e il recupero delle somme indebitamente pagate nell'ambito del finanziamento delle politiche strutturali, nonché un sistema di informazione in questo settore; dal Regolamento (CE) n.438/2001 sui sistemi di gestione e di controllo relativi all'Iniziativa Comunitaria Interreg; dal Regolamento (CE) n.1/2004, in applicazione degli artt.87 e 88 del TUE e dal Regolamento (CE) n.797/2004, relativo alle azioni dirette a migliorare le condizioni di produzione e commercializzazione dei prodotti dell'apicoltura. Tra le Direttive, sono da evidenziare, invece, la Direttiva 96/59/CEE sull'adozione di un programma di smaltimento; la Direttiva 91/271/CEE riguardante il trattamento delle acque reflue urbane; la Direttiva 91/676/CEE, relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento e la Direttiva 2000/60/CE concernente l'istituzione di un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque. Da precisare che alcune Regioni hanno indicato le Decisioni della Commissione europea relative all'approvazione e/o alla modifica dei Programmi comunitari cofinanziati (principalmente, DOCUP e POR e rispettivi Complementi di programmazione) (Tabella 1).

Tabella 1

(1) La Regione Lazio non ha segnalato i riferimenti comunitari, i quali però si sono potuti dedurre dall’oggetto delle Delibere.

(2) Le DGR, suddivise per tematiche, sono le seguenti: Piani di Sviluppo Rurale (n. 37 e n.38 del 21.1.2004, n.90 dell’11.2.2004, n.149 del 25.2.2004, n.417 del 14.4.2004, n.567 e 568 del 12.5.2004, n.833 del 16.6.2004, n.1081 del 28.7.2004, n.1231 del 1.9.2004, n.1417 del 29.9.2004, n. 1462 del 6.10.2004, n.1551 e n.1565 del 20.10. 2004, n.1655 del 3.11.2004, n.1724 del 10.11.2004, n.1980 del 15.12.2004); POR Obiettivo 3 (n.165 del 25.2.2004, n.311 del 24.3.2004, n.518 del 5.5.2004, n.752 e n.753 del 3.6.2004, n.1117 del 28.7.2004, n.1273 dell’8.9.2004, n. 1307 e n.1315 del 15.9.2004, n.1540 del 13.10.2004, n.1683 del 3.11.2004, n.1794 del 17.11.2004, n.1861 dell’1.12.2004); DOCUP Obiettivo 2 (n.622 e n.661 del 26.5.2004, n.1502 del 13.10.2004, n.1578 del 20.10.2004, n.1695 del 10.11.2004, n.1837 del 24.11.2004); Iniziative comunitarie Leader Plus (n.153 del 25.2.2004, n.992 del 12.7.2004, n.1134 del 28.7.2004) ed Equal (n.206 del 4.3.2004, n.928 del 30.6.2004); Programmi Regionali di azioni innovative Fers (n.259 del 17.3.2004, n.686 del 26.5.2004); all’Attuazione della Direttiva 96/61/CE relativa alla riduzione dell’inquinamento (n.934 del 30.6.2004, n.1170 del 28.7.2004); Docup Obiettivo 1 (n.21 del 21.1.2004); SFOP - interventi in materia di pesca professionale (n.68 del 4.2.2004); Programma Interregionale di Sviluppo Rurale (n.1747 del 17.11.2004); Regolamento (CE) n.1234/2003 della Commissione del 10.7.2003 “Linee applicative vincolanti in materia di sanità pubblica veterinaria” (n.743 del 3.6.2004); Progetto Europa GILAT (n.12 del 14.1.2004); Attuazione delle misure di sostegno agli investimenti della filiera agroalimentare (n.1581 del del 20.10.2004); Attuazione della Direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche dei rifiuti (n.1173 del 28.7.2004); Regolamento (CE) n.998/2003 inerenti le condizioni di polizia sanitaria (n.1524 del 13.10.2004).
I DD, suddivisi per tematiche, sono i seguenti: POR Obiettivo 3 (n.2595 del 31.3.2004, n.5201 del 30.6.2004, n.6368 del 28.7.2004, n.9229 del 27.10.2004); Docup Obiettivo 2 (n.4327 del 3.6.2004, n.2892 e n.3000 del 28.4.2004, n.7383 del 8.9.2004); Bando per la presentazione di progetti per la sicurezza delle Comunità locali (l.r.n.12/2002) (n.2893 del 28.4.2004); Regolamento (CE) n.1221/97- azioni dirette a migliorare la produzione e la commercializzazione del miele (n.1481 del 3.3.2004); Bando azioni di sistema Regione dell’Umbria 2004 (n.10112 del 24.11.2004).

(3) La Regione Emilia-Romagna ha evidenziato, in relazione alle delibere del Consiglio regionale, che l’incidenza rilevata, fino a marzo 2005, è pari al 37,9 per cento, mentre il dato indicato nel testo (41 per cento) è determinato dall’avanzamento dell’attività di monitoraggio, nel periodo successivo al mese di marzo.

TRATTO DA

Rapporto sulla legislazione regionale 2004-2005

7. FORMAZIONE E ATTUAZIONE DELLE POLITICHE DELL'UNIONE EUROPEA (Letizia Rita Sciumbata)

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