Nel marzo del 2013, nell’ambito degli interventi del P.O. provinciale della Spezia dedicati al Piano di intervento del Commercio, Artigianato e Agricoltura, per l’Asse Occupabilità, è stata avviata la ricerca intervento promossa da Issirfa CNR, Consorzio Intercomunale Il Cigno, Associazione Culturale Mediterraneo e Solidarius Italia sas.

Dedicata a individuare i fabbisogni formativi e informativi delle reti di economia solidale della Spezia, la ricerca si è svolta con le modalità proprie di una ricerca-intervento. Operatori economici e sociali della Provincia sono stati coinvolti direttamente come soggetti partecipanti, chiamati a riflettere sulle proprie attività, attorno agli aspetti positivi e negativi, per costruirne, in rete, le condizioni di sviluppo.
I risultati e le domande emersi sono ovviamente connessi alla effettiva consistenza delle diverse reti incontrate e al grado di consapevolezza già presente attorno ai fabbisogni formativi e informativi. Fabbisogni, questi, legati non solo allo sviluppo dei singoli soggetti, ma ad uno sviluppo territoriale che, in una fase complessa come l’attuale, tende a non accogliere le istanze di  questo particolare tipo di reti economiche.

A questo stadio del lavoro, la rete di economia solidale si configura come multisettoriale, inclusiva, aperta all’integrazione con servizi di natura pubblica e privata. Anche la sua geografia esce da una semplice interpretazione istituzionale o meramente organizzativa, disegnando aree determinate dalla logistica dei mercati possibili, dalle sofferenze del territorio, dalla viabilità e dalle opportunità di mercato e dalle relazioni di fiducia con i consumatori, di vicinato, associative, di affinità.

Questo risultato, e soprattutto come vi si è giunti, sarà l’oggetto dell’incontro cui siete invitati, nel quale vogliamo anche sperimentare, grazie anche al supporto ed alle competenze di alcuni ricercatori e ricercatrici interessati all’ambito di ricerca, ma “terzi” rispetto al lavoro svolto, una forma di valutazione “partecipata”: scoprire insieme le riflessioni a cui siamo giunti/e, la loro consistenza e condivisibilità e ipotizzare le linee di sviluppo possibili. Nella speranza di contribuire così alla loro condivisione.


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