Un aspetto chiave per l’avvio concreto dell’autonomia differenziata è evidentemente costituito dal finanziamento delle nuove materie da conferire alle regioni ...

Il Governo ha posto la data del 15 febbraio quale termine ultimo per varare in Consiglio dei Ministri il testo da sottoporre a Lombardia, Veneto e Emilia Romagna per la sottoscrizione dell’intesa sul tema dell’autonomia differenziata. Attraverso l’Intesa, prevista dall’articolo 116, comma 3, della Costituzione, si intende attribuire ulteriori forme e condizioni di autonomia alle regioni, in termini di concessione aggiuntiva di materie.

 

Un aspetto chiave per l’avvio concreto dell’autonomia differenziata è evidentemente costituito dal finanziamento delle nuove materie da conferire alle regioni. Diventa, dunque, fondamentale cercare di identificare i costi connessi alle competenze addizionali richieste dalle regioni. In due nostri recenti contributi (http://www.irpet.it/archives/52076; http://www.store.rubbettinoeditore.it/la-finanza-territoriale-rapporto-2018.html) abbiamo stimato i costi delle materie oggetto di maggiore autonomia da parte delle Regioni come indicato nelle pre-intese siglate a Febbraio 2018. Nei due studi si mette in evidenza come il tema delle risorse finanziarie per la realizzazione del regionalismo asimmetrico, nonostante, abbia avuto grande rilevanza nel dibattito, soprattutto politico e mediatico, sia stata largamente sopravvalutata.

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