Indagine conoscitiva sullo stato del regionalismo e sull’assetto degli enti territoriali dopo l’esito del referendum costituzionale (Antonino Iacoviello)
il 29/03/2017
Indagine conoscitiva nell’ambito dell’esame della relazione all’Assemblea sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, e sull’attuazione degli Statuti speciali - Deliberata dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali nella seduta del 9 febbraio 2017.
La Commissione parlamentare per le questioni regionali ha deliberato l’avvio di un’indagine conoscitiva con l’obiettivo di aprire una riflessione sullo stato del regionalismo e, più in generale, sull’assetto degli enti territoriali in Italia dopo l’esito non confermativo del referendum costituzionale.
L’indagine conoscitiva segue le due precedenti indagini sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, con particolare riferimento al sistema delle Conferenze, e sulle problematiche concernenti l’attuazione degli Statuti delle Regioni ad autonomia speciale.
I punti principali oggetto di approfondimento riguardano temi fondamentali del regionalismo italiano, tra cui il complesso problema della cooperazione tra centro e periferia, la piena realizzazione del principio di leale collaborazione anche nel procedimento legislativo, procedendo all’integrazione della Commissione bicamerale per gli Affari regionali, secondo quanto previsto dall’art. 11 della legge costituzionale n. 3 del 2001, il riconoscimento dell’autonomia finanziaria degli enti territoriali, la corrispondenza tra funzioni esercitate e risorse a disposizione, l’aggiornamento degli Statuti di autonomie, l’attuazione del regionalismo differenziato.
L’obiettivo è di portare a compimento il lavoro svolto, con una relazione all’Assemblea che individui proposte concrete su queste tematiche, fondamentali per la piena attuazione della riforma costituzionale del 2001.
La Commissione ha aperto i suoi lavori con una relazione presentata dal Presidente della Commissione, On.le Gianpiero D’Alia, e ha proceduto con un programma di audizioni.
Segnatamente, la Commissione intende sistematizzare le proposte già contenute nei documenti conclusivi delle precedenti indagini conoscitive, in un quadro complessivo, muovendo dalla revisione della normativa sulle Conferenze e dando piena attuazione all’articolo 11 della legge costituzionale n. 3 del 2001.